Non soltanto nei grandi comuni della provincia la ripartenza Ăš stata salutata con generale ottimismo e anche con qualche perplessitĂ . Anche nei piccoli centri come Ospedaletti la macchina si Ăš rimessa in moto per bar, ristoranti, negozi al dettaglio e centri estetici.
âNoi abbiamo deciso di riaprire subito â ha detto Marco CuccuvĂš del ristorante Byblos – non possiamo aspettare oltre e restare ancora chiusi. Vediamo cosa succede. L’attesa Ăš stata lunghissima o riapriamo o chiudiamo per sempre. Per fortuna spazio ne ho, cerchiamo di rispettare le regole e di fare al meglio che ci Ăš consentito. Non mi Ăš costato poco adeguarmi, ma che facciamo, non apriamo? Dai primi di giugno riaprono anche le frontiere, speriamo che tornino i nostri clienti francesi, ma anche gli italiani, chiunque, basta che venite a mangiare. Stare a casa durante le vacanze di Pasqua non mi era mai successo, Ăš stato anche bello poter trascorrere del tempo con mia moglie ma non poter uscire, non poter lavorare Ăš stato traumatico. Mi spiace per i dipendenti che sono in disoccupazione e che hanno ricevuto una minima parte della casa integrazione, nove li ho riassunti ma eravamo in 18, gli altri devono aspettare e sperare che tutto torni come primaâ.
“Abbiamo riaperto con la sorpresa di avere parecchi giovani, ragazzini, e non ce l’aspettavamo â dice Arianna del bar La Bussola â e quelli che sono venuti al bar avevano tutti le mascherine. Ma abbiamo visto immagini di gruppi di clienti senza mascherina e senza distanziamento, il gestore puĂČ al massimo consigliare ma se non le vogliono mettere non possiamo nemmeno maltrattarli, sta al buon senso delle persone. Noi possiamo dare il buon esempio, tenendo presente che noi non rischiamo multe per il comportamento irresponsabile dei clienti, sono loro che rischiano di essere sanzionati, noi dobbiamo seguire le regole, se gli altri non lo fanno non puĂČ essere colpa nostraâ.
âEra ora â dice Carmen Bregliano del centro estetico Lo Scrigno di Venere â e finalmente abbiamo ricominciato. Abbiamo giĂ una lunga lista di prenotazioni, cerchiamo di accontentare tutti anche con l’aiuto delle clienti che sono brave e diligenti, ne entra una per volta e se c’Ăš da aspettare aspettano. Noi come categoria siamo giĂ sottoposte a norme di igiene adeguate, abbiamo aggiunto il gel sanificante in ogni stanza, il bancomat protetto dal domopak, e il monouso che ci ha un po’ penalizzato come costo ma in generale questa attivitĂ si porta avanti senza troppi problemi e solo con un allungamento dell’orarioâ.
âAnche noi abbiamo riaperto, adesso aspettiamo i clientiâ dice Claudio Restelli del negozio di abbigliamento Ninety Nine. ânell’attesa della riapertura delle regioni. Ospedaletti vive di turismo e di seconde case, anche il contributo dei francesi dal 3 giugno avrĂ il suo peso. Queste due settimane ci serviranno per rimettere a posto il negozio, sistemare la merce che ci sta arrivando adesso dato che le ditte non avevano piĂč spedito. I saldi? Io sono dell’idea di rimandarli un po’ piĂč avanti con l’impegno da parte nostra di fare un ricarico un piĂč contenuto e poi andare ad agosto per iniziare i saldiâ.







