piante agricoltura

Gravi sono gli effetti che l’emergenza sanitaria ha fatto subire ai settori agricoli della provincia d’Imperia, dove il crollo del fatturato medio delle imprese è del 57% per il mese di marzo.

Coldiretti Imperia scrive così a tutti i Sindaci del territorio, al Presidente e al Prefetto della Provincia, per sottolineare la pesante situazione che continua a gravare sul comparto, e sottoporre le misure necessarie da mettere in atto per permettere la sopravvivenza delle imprese e la ripresa dell’economia locale.

Ad incidere negativamente sui principali settori, quali l’agriturismo, il florovivaismo, il vitivinicolo e tutto il sistema che ha come canale esclusivo o prevalente l’Ho.re.ca,, sono stati il blocco forzato delle attività di bar, ristoranti, strutture ricettive… e lo stop del turismo, ai quali si sommano i ritardi e le disdette di ordinativi oltreconfine, per le misure introdotte, anche negli altri Stati, per il contenimento del Covid-19. Alle difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, per un altro settore cardine del ponente, quello olivicolo, si sommano inoltre le difficoltà avute nell’annata 2019, dove si era registrata una perdita di produzione stimata al 65/67%.

“Se analizziamo l’andamento economico del settore agricolo provinciale degli ultimi tre anni – affermano il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso – possiamo dire che siamo stati purtroppo al centro di una tempesta perfetta, dove calamità naturali e pandemia COVID-19 hanno messo allo stremo la nostra agricoltura. Il crollo di fatturato registrato dalle nostre imprese è destinato a peggiorare nel secondo trimestre di quest’anno, e, se la situazione non andrà presto verso una normalizzazione e non si agirà tempestivamente a supporto delle imprese colpite, si arriverà inevitabilmente alla perdita in termini occupazionali, ed economici territoriali.

È per questo che come Coldiretti Imperia abbiamo deciso di lanciare l’allarme a tutte le istituzioni imperiesi, in modo che si possa intervenire con formule straordinarie che riescano a compensare l’eccezionalità degli eventi. Riteniamo che il settore agricolo e la filiera agroalimentare debbano essere aiutate, subito, con Interventi specifici sia a carattere locale, come la riduzione delle imposte, contributi e tributi (es. IMU, TARI, aliquote relative al costo dell’acqua, altro) e la rateizzazione dei pagamenti, sia sostenendo il piano elaborato da Coldiretti e sottoposto al Governo e a tutte le forze politiche, “un vero e proprio piano Marshall” dove si prevedono interventi strategici per 11 miliardi di euro a livello nazionale. Noi chiediamo alle istituzioni del territorio un impegno politico con delibere e atti istituzionali a sostegno delle proposte elaborate. Siamo disponibili ad incontri per discutere insieme e cercare il modo migliore per far uscire la nostra provincia dalla crisi: ora ai “fiumi di parole” troppe volte dette devono seguire azioni concrete a sostegno della nostra economia, del territorio e dell’occupazione.”