Anche in questo momento di emergenza, i centri antiviolenza non lasciano sole le donne, per le quali restare a casa puĂČ voler dire vivere 24 ore al giorno nella paura, a stretto contatto con chi, proprio fra le mura domestiche, le maltratta.
Per questo, nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio che limitano gli spostamenti, i centri Antiviolenza della Liguria si sono riorganizzati per garantire anche a distanza tutti i servizi di ascolto, sostegno, informazioni, consulenza legale e supporto psicologico a favore delle donne grazie a un progetto di digitalizzazione dei centri, finanziato da Costa Crociere Foundation e sostenuto dallâimpegno della Regione Liguria.
Dopo una prima ricognizione dei bisogni dei singoli centri da parte della Regione, Costa Crociere Foundation ha deciso di operare su tre filoni: miglioramento tecnologico, rafforzamento delle competenze digitali di operatrici e operatori dei centri antiviolenza, supporto alla comunicazione digitale.
Ogni centro riceverĂ un finanziamento per lâacquisto di strumenti informatici (hardware e software) necessari per garantire il servizio a distanza e il supporto di un team di esperti per rendere piĂč efficaci la comunicazione e lâutilizzo degli strumenti digitali messi a disposizione.
âSono molto grata a Costa Crociere Foundation per aver promosso questa iniziativaâ, dichiara Ilaria Cavo Assessore alle Pari OpportunitĂ di Regione Liguria. âPer noi Ăš importante che i centri antiviolenza possano continuare a garantire il proprio supporto a tutte le donne che si trovano in difficoltĂ , proprio in questo momento in cui rischiano di trovarsi tra quattro mura con lâautore dei maltrattamenti e di avere quindi necessitĂ di contatto con gli operatori attraverso gli strumenti digitali.â E aggiunge âLa digitalizzazione dei centri antiviolenza deve essere vista non solo come una misura di emergenza, ma anche come un investimento per il futuro perchĂ© tutti gli strumenti acquistati rimarranno naturalmente di proprietĂ delle singole strutture.â
Lâintervento sarĂ rafforzato da una campagna di comunicazione, finanziata da Costa Crociere Foundation, con lâattivazione di uno spot TV e social network con lâhashtag #NonSeiSola.
Ă infatti fondamentale che le donne sappiano che i centri antiviolenza sono sempre attivi anche in questo periodo e abbiano la possibilitĂ di contattarli in maniera rapida e sicura, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltĂ .
âSono estremamente lieto che la Costa Crociere Foundation possa portare un aiuto concreto alle donne vittima di violenza domestica e familiare in un momento di particolare emergenza in cui Ăšâ fondamentale che arrivi loro il messaggio di non essere sole e, anzi, di poter chiedere e ricevere supportoâ, ha dichiarato Neil Palomba Direttore Generale di Costa Crociere. âQuesto progetto rientra nella missione della nostra Fondazione di intervenire su problemi sociali e di essere vicini al territorio in cui operiamo, e in primissima alla Liguria che Ăšâ la nostra casaâ.
âComunicare con le donne vittime di violenza resta una nostra prioritĂ â, conclude lâAssessore Cavo, âcon questa campagna abbiamo voluto ricordare il numero unico di emergenza 1522 e mettere a disposizione il sito di Regione Liguria per trovare lâelenco completo dei centri e i loro recapiti. Ă importante che le donne sappiano che anche in questo momento non sono sole e che la loro emergenza resta unâemergenza.â
Proprio ieri, il Segretario Generale dellâONU aveva lanciato un appello per denunciare come il confinamento causato dalla pandemia di coronavirus aggravi le violenze domestiche a familiari.
Da anni Costa Crociere Foundation Ăš impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, avendo giĂ finanziato in Liguria la realizzazione di due case rifugio, corsi di formazione e inserimento professionale e borse lavoro per donne vittima di abusi.
Analogamente Regione Liguria ha supportato i centri preesistenti e ne ha finanziati di nuovi, oltre a operare attraverso campagne di prevenzione nelle scuole e di sensibilizzazione della cittadinanza con lâhashtag #nessunascusa.
Solo nel 2019, si sono rivolte ai Centri Antiviolenza liguri 1255 donne con un significativo incremento delle prese in carico rispetto agli anni precedenti: lâemersione del fenomeno e lâelevato numero delle donne che instaurano un rapporto stabile con i centri sono segni tangibili dellâefficienza delle strutture e dellâimportanza di tutta la comunicazione fatta.