La Liguria chiede chiarezza al Governo e garanzie per le imprese balneari. Lo fa attraverso una lettera del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e vicepresidente della Conferenza delle Regioni e dellâassessore regionale al Demanio Marco Scajola indirizzata al premier Conte, al Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, al Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e al Ministro per i Beni e le AttivitĂ Culturali Dario Franceschini.
âBisogna chiarire unâincertezza â dice il presidente Toti â e per farlo servono provvedimenti urgenti e atti ministeriali concreti sulle concessioni demaniali marittime per dare gambe allâestensione di 15 anni delle stesse concessioni demaniali decisa dallâallora ministro Centinaioâ.
La decisione di Regione Liguria e del presidente Toti di prendere carta e penna nasce dalla necessitĂ di fare chiarezza sulla pratica delle concessioni sulla base di una comunicazione della Procura di Genova in risposta alla Capitaneria di Porto che evidenzia problemi che ancora permangono.
In questi anni le regioni, capeggiate dalla Liguria e dallâassessore Scajola, in qualitĂ anche di rappresentante regionale al tavolo del Demanio della Conferenza delle Regioni, si sono mosse e hanno collaborato tra loro per colmare un vuoto di norme nazionali anche attraverso proprie iniziative legislative. E infatti proprio per tutelare non solo il valore commerciale, ma anche quello socio-culturale dei cosiddetti âbagni-mariniâ la Liguria, nel 2017, ha emanato due leggi per dare risposte concrete al settore.
âAlla luce di quanto sta accadendo in Liguria, ma di fatto in tutta Italia, visto che le problematiche interessano tutto il territorio nazionale â spiega lâassessore regionale Marco Scajola â E alla luce anche del ricorso dellâallora Governo Gentiloni contro le due nostre iniziative di legge che sono state impugnate sulla base della competenza esclusivamente statale sulla materia, noi diciamo che Ăš il Governo il nostro referente che deve uscire dal tunnel e intervenire una buona volta per non lasciare nellâincertezza 30.000 imprese italiane e migliaia di posti di lavoroâ.
âCome regioni â concludono Toti e Scajola â stiamo facendo il possibile, sostenendo al meglio le Associazioni di categoria e tutelando gli investimenti delle imprese del settore. Ma adesso, alla luce anche di una comunicazione giunta al nostro Ente proprio dalla Procura della Repubblica, Ăš evidente ancora di piĂč la necessitĂ e lâurgenza di un intervento chiarificatore del governoâ.