
Con l’arrivo dell’autunno e della stagione delle piogge capita molto spesso che per avvertire, informare e tutelare la popolazione, vengano emanate dall’Arpal le allerte meteo.
Negli ultimi giorni diverse le allerte emanate sia ‘gialle’ che ‘arancioni’ e in particolare, nel secondo caso, si sono create alcune polemiche in merito alla chiusura delle scuole e dei luoghi pubblici, se sia corretto o meno chiudere tutto.
Riviera Time ha incontrato il sindaco di Ospedaletti, Daniele Cimiotti, per conoscere la sua opinione:
“Il problema Ăš quando ci informano dell’allerta e quanto dura perchĂ© Ăš qui dove si creano i problemi. Il tempo Ăš estremamente volubile e capita che l’allerta data alle 13 poi non risulta essere al livello di allerta dato originariamente. Si potrebbe allora mandare un ulteriore avviso qualche ora prima dell’ora clou per riuscire a capire se Ăš effettivamente arancione o gialla”, commenta.
Con l’allerta di tipo arancione oltre a decidere in merito alla chiusura degli edifici scolastici e luoghi pubblici, si possono anche interrompere e sospendere gli eventi sportivi e le partite di calcio: “Io ritengo che non sia corretto perchĂ© se l’allerta arriva quando sono mobilitate le squadre? Non posso fermare la partita e inoltre il nostro campo Ăš omologato e cercherĂČ di modificare l’ordinanza affinchĂ© queste cose non accadano piĂč. Se poi effettivamente pioverĂ molto l’arbitro deciderĂ di interromperla”.
“Io chiedo all’Arpal che quando emette un’allerta dalle 14 per la mezzanotte, qualche ora prima Ăš necessario un nuovo bollettino per verificare se ciĂČ che era previsto si avvicina alla realtĂ . Capita spesso che, specialmente nella nostra porzione di territorio, il particolare microclima fa in modo che il tempo previsto sia diverso da quello che realmente accade”.