L’ISRECIm – Istituto Storico della Resistenza e dell’EtĂ  Contemporanea, insieme all’ANPI e alla FIVL di Imperia, ha promosso, la presentazione del libro “LA BUSTA GIALLA Una storia vera nella Genova dell’occupazione tedesca. Che si legge come un romanzo” di Marco Francalanci pubblicato da Edizioni del Capricorno.

L’evento si svolgerĂ  lunedĂŹ 15 aprile 2019 alle ore 17.00 a Imperia presso la Sala Convegni della Biblioteca Civica “L. Lagorio” (Piazza E. De Amicis) l’autore dialogherĂ  con Giovanni Rainisio Presidente dell’ISRECIm e Daniele La Corte giornalista e scrittore

Si tratta di una storia straordinaria, ma soprattutto vera, un racconto autobiografico che narra le vicende di una famiglia in una Genova ferita dai bombardamenti poi sconvolta dalla guerra civile e dall’occupazione tedesca.

Marco Francalanci, ormai settantenne, scopre per caso un doppia veritĂ  che gli era sempre stata tenuta nascosta. Nell’agosto del 1944, Luigi, padre di Marco, sfugge alla deportazione, poi a pochi mesi di vita Marco viene colpito dalla meningite. La figura di Paola, mamma di Marco, emerge da quella atmosfera cupa, causata da una guerra disastrosa, e con forza rincorre i suoi sogni, ha il coraggio di costruire una vita insieme a Luigi, soldato smobilitato dopo l’8 settembre. Incinta di Marco, affronta un alto dirigente della Gestapo affinchĂ© suo marito non venga deportato in Germania e sfugga ad una probabile morte in un campo di lavoro. Ancora piena di volontĂ , lotta e gira la cittĂ  in cerca di un farmaco sperimentale per guarire il suo piccolissimo bimbo, che si salverĂ . A guerra finita in una Genova ormai libera dove, dopo un’eroica Resistenza, i tedeschi si sono arresi ai partigiani, Paola scoprirĂ  che il medicinale che ha salvato Marco Ăš stato sperimentato, non solo sulle truppe di occupazione ma anche sui prigionieri dei campi di sterminio.

Una testimonianza e una memoria autentica, la dimostrazione che talvolta la realtĂ  storica supera qualsiasi opera di finzione.

Marco Francalanci, giornalista, lavora dal 1966 per il giornale Il Secolo XIX, dove fa esperienza in vari reparti della redazione. Diventa capocronista, negli anni piĂč difficili del terrorismo brigatista e di quello neofascista. Dal 1980 Ăš responsabile della pagina degli Esteri. Inviato speciale in occasione di numerosi avvenimenti che hanno segnato la politica internazionale, nel 1990 passa a La Repubblica come capocronista dell’edizione di Torino. Dal 2002 a riposo, ha pubblicato numerosi reportage su Il Secolo XIX, Repubblica, Tuttolibri, e il settimanale Oggi.