In occasione delle festività natalizie, il vescovo della Diocesi di Ventimiglia e Sanremo, monsignor Antonio Suetta, ha rivolto alla comunità diocesana e a tutto il territorio un messaggio di auguri e di riflessione, incentrato sul significato profondo del Natale e sul tema della pace.

“Mi è davvero tanto gradito rivolgermi a tutti voi per porgere gli auguri più belli, più fervidi e più sentiti di un Natale che auguro santo, buono, sereno, ricco di luce, ricco di pace e ricco di Dio”, ha affermato il presule, estendendo poi il suo pensiero anche all’anno che verrà: “Allo stesso modo faccio l’augurio per il nuovo anno 2026, che sia un anno di laboriosità, un anno per tutti di soddisfazione e un tempo benedetto, visitato dalla provvidenza di Dio e abitato dall’impegno e dalla buona volontà di tutti”.

Nel suo messaggio, monsignor Suetta ha posto l’accento sul valore della pace, richiamando il senso autentico del Natale. “Il Natale ci porta inevitabilmente a pensare alla pace, perché pace hanno cantato gli angeli sulla grotta di Betlemme elevando gloria e lode a Dio e perché di pace ne abbiamo tanto bisogno”, ha sottolineato, allargando lo sguardo alle attuali crisi internazionali: “Sono più di cinquanta gli scenari di guerra aperti e tutti questi mietono vittime, soprattutto vittime innocenti, indifese, civili”.

Accanto ai conflitti armati, il vescovo ha evidenziato anche le fratture che attraversano la società. “Al di là di questi grandi scenari di guerra, abbiamo tanti conflitti sociali, tante divisioni, soprattutto nelle famiglie. Tutti sentiamo la fatica di una vera e leale cooperazione tra persone, tra enti, tra comunità”, ha spiegato, richiamando anche “la terribile spinta verso l’individualismo e l’egoismo” e le difficoltà crescenti nel dialogo tra generazioni.

Secondo monsignor Suetta, il messaggio del Natale invita a una ricerca più profonda della pace. “Credo che il Natale venga a dirci che dobbiamo cercare la pace non soltanto come frutto di strategie o compromessi umani”, ha affermato, riconoscendo la necessità dell’impegno politico e istituzionale ma ribadendo che “da sole queste strade non bastano”.

“La pace viene dal profondo del cuore e nasce da un cuore buono”, ha aggiunto il vescovo. “E un cuore buono, senza ferite di male, non può sussistere senza la grazia di Dio, senza il suo dono e senza la sua misericordia. Ecco perché il Natale è salvezza”.

In conclusione, monsignor Suetta ha invitato a una riflessione personale e comunitaria: “È spontaneo, giusto e logico implorare il dono della pace, ma non possiamo e non dobbiamo cercarla lontani da Dio e al di fuori di Lui”, perché “su questa strada non troveremo mai la pace, prima di tutto quella del nostro cuore e poi anche quella che desideriamo tra i popoli e le nazioni”.

Concludendo il suo messaggio, il vescovo ha rinnovato “gli auspici più fervidi per un Natale santo” e “per un anno nuovo felice”, affidando il suo augurio “alla preghiera e alla benedizione per tutti”.

Il messaggio di auguri di mons. Suetta nel video servizio a inizio articolo.