Con l’avvicinarsi delle festività natalizie – periodo in cui la domanda di prodotti ittici registra un sensibile incremento – la Guardia Costiera ha avviato l’operazione complessa nazionale denominata “FISH_NET”, un articolato dispositivo di prevenzione e vigilanza sull’intera filiera della pesca: dalla cattura del prodotto in mare fino alla sua distribuzione al consumatore finale.

L’iniziativa, in linea con il “Piano Operativo Annuale” dei controlli definito nell’ambito della Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nasce dalla necessità di garantire prodotti sicuri e tracciabili, tutelando sia l’ambiente marino sia gli operatori del settore rispettosi delle regole e, ovviamente, i cittadini, consentendo loro di effettuare scelte di acquisto realmente consapevoli.

Un impegno – questo – che oggi assume un valore ancora piĂč significativo, alla luce del recente riconoscimento della cucina italiana quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’UmanitĂ  da parte dell’UNESCO. In questo quadro, il monitoraggio della filiera ittica e la tutela delle risorse marine rappresentano un presidio di legalitĂ  e, allo stesso tempo, contribuiscono direttamente alla protezione e alla valorizzazione di un patrimonio culturale riconosciuto a livello internazionale. Garantire che i prodotti di mare siano sostenibili, tracciabili e conformi alle normative significa, infatti, rafforzare l’eccellenza di un sistema gastronomico che oggi appartiene all’umanitĂ  intera.

Obiettivi e fasi dell’operazione

L’operazione “FISH_NET”, attiva su tutto il territorio nazionale, si ù articolata in due fasi complementari, concepite per presidiare tutti i punti critici della filiera in un periodo dell’anno particolarmente delicato.

La prima fase ha interessato principalmente l’ambito marittimo, con controlli in mare e presso i punti di sbarco del pescato. In tale contesto, gli equipaggi delle unità navali della Guardia Costiera hanno svolto un’intensa attività di pattugliamento, finalizzata a individuare tempestivamente eventuali comportamenti in violazione della normativa vigente fin dal momento della cattura del prodotto. Questa fase ha consentito di intercettare all’origine fenomeni di pesca illegale e condotte potenzialmente lesive dell’ecosistema marino.

La seconda fase, attualmente in corso, ha riguardato e riguarderĂ  nei prossimi giorni il segmento terrestre della filiera, con particolare riferimento al settore commerciale, alla ristorazione, al trasporto e alla logistica interna: ambiti in cui, soprattutto nelle settimane precedenti alle festivitĂ , si registra un significativo incremento dei flussi commerciali.

L’attenzione Ăš rivolta ai principali snodi della catena distributiva del prodotto ittico – dai mercati ittici all’ingrosso ai ristoranti e agli esercizi commerciali, dalle piattaforme logistiche e dai centri di trasformazione ai trasportatori e alla filiera del freddo – includendo anche i canali online, l’e-commerce e i social network, sempre piĂč utilizzati per la vendita di prodotti alimentari e, talvolta, strumento di pratiche irregolari.

L’obiettivo prioritario di questa fase ù la tutela dell’informazione al consumatore finale e la protezione del mercato nazionale da frodi in commercio, pubblicità ingannevole, concorrenza sleale, mancata tracciabilità del prodotto e da ogni forma di pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata.

La macchina organizzativa

Anche quest’anno l’impegno profuso ù stato particolarmente rilevante. Il Centro di Controllo Nazionale della Pesca (C.C.N.P.) del Comando Generale della Guardia Costiera ha coordinato l’azione dei 15 Centri di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) distribuiti sul territorio nazionale, assicurando un dispositivo capillare e costante. L’operazione ha visto l’impiego di oltre 3.600 militari e oltre 1.000 mezzi navali, aerei e terrestri della Guardia Costiera ed ha portato, ad oggi, all’effettuazione di circa 9.000 controlli, che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del settore in regola con le normative vigenti e tutelando il “Made in Italy”.

Risultati dell’operazione “FISH_NET”

I dati che seguono confermano l’efficacia del dispositivo operativo messo in campo. Le verifiche effettuate hanno permesso di intercettare numerose irregolarità, impedendo che prodotti non conformi venissero immessi sul mercato.

Ad oggi, questi i principali risultati:

  • 600 illeciti accertati, tra violazioni amministrative e penali;
  • 942 attrezzi da pesca sequestrati;
  • 130 tonnellate di prodotto ittico sequestrato;
  • Sanzioni pecuniarie per un importo complessivo che sfiora il milione di euro.

L’impegno annuale della Guardia Costiera

L’operazione “FISH_NET” rappresenta un momento di particolare intensità operativa, ma non esaurisce l’attività quotidiana svolta dalle Capitanerie di porto – Guardia Costiera nel corso dell’intero anno. Nel 2025, infatti, l’attività ispettiva ù proseguita senza soluzione di continuità, con controlli programmati e mirati sia in mare sia lungo tutta la filiera commerciale.

I dati annuali riferiti al 2025 evidenziano:

  • 105.000 controlli complessivi eseguiti tra mare e terra;
  • 572 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato, sottratte al circuito commerciale;
  • 5.220 sanzioni pecuniarie per un totale di 7,7 milioni di euro.

I dati restituiscono la fotografia di un impegno costante della Guardia Costiera, finalizzato a presidiare la legalitĂ , tutelare la risorsa marina e promuovere una filiera trasparente, sostenibile e competitiva.

“L’operazione FISH_NET – ha dichiarato l’Ammiraglio Ispettore Capo Sergio Liardo, Comandante Generale delle Capitanerie di porto – testimonia il ruolo centrale che la Guardia Costiera svolge nella tutela della pesca marittima. Grazie a un dispositivo di controlli consolidato e capillare, il Corpo Ăš in grado di intervenire su ogni segmento della filiera, affinchĂ© sulle tavole degli italiani arrivi un prodotto sicuro, tracciabile e di qualitĂ . La salvaguardia dell’ambiente marino e il rispetto del lavoro degli operatori onesti sono delle nostre prioritĂ  assolute, soprattutto in un periodo di intensa attivitĂ  commerciale come quello natalizio e di fine anno”.

Operazioni di rilievo

Marsala (Provincia di Trapani)
Attività ispettiva effettuata dalla Guardia Costiera di Marsala, sotto il coordinamento del 12° Centro di Controllo Area Pesca di Palermo, presso uno stabilimento di lavorazione e conservazione di prodotti ittici. Sono stati accertati ingenti quantitativi di prodotto con errata indicazione della specie commercializzata e il blocco di una partita di polpo eviscerato congelato, di provenienza estera (dal Gambia), a causa di carenze nella documentazione di accompagnamento. Irregolarità nello stoccaggio di prodotto destinato allo smaltimento e violazioni delle norme in materia di igiene e sicurezza alimentare hanno comportato il sequestro preventivo di circa 36.000 kg di prodotto ittico per irregolarità di etichettatura, mentre 24.587 kg di polpo congelato sono stati bloccati in attesa di verifica documentale. Ulteriori 1.000 kg di prodotto, risultati non idonei al consumo umano, sono stati avviati alla distruzione. Sono stati adottati provvedimenti di sequestro amministrativo e attivate le procedure di cooperazione amministrativa internazionale.

Brembio (Provincia di Lodi)
Durante un controllo presso uno stabilimento commerciale all’ingrosso, effettuato dalla Guardia Costiera di Genova sotto il coordinamento del 1° Centro di Controllo Area Pesca, sono stati rinvenuti prodotti ittici privi delle informazioni obbligatorie sulla tracciabilità e ulteriori quantitativi non idonei alla commercializzazione. Sequestrati 3.380 kg di calamari e seppie privi di tracciabilità e 2.146 kg di seppie con termine minimo di conservazione superato. Applicata una sanzione pecuniaria complessiva di 3.500 euro.

Mercato Esquilino (Roma)
Controllo effettuato dal personale della Guardia Costiera di Roma – Fiumicino, sotto il coordinamento del 3° Centro di Controllo Area Pesca di Civitavecchia, ha rilevato prodotto ittico totalmente privo di informazioni sulla tracciabilità. Sequestrati 1.394 kg di prodotti, avviati alla distruzione. Sanzioni pecuniarie complessive pari a 9.000 euro.

Comacchio (Provincia di Ferrara)
Controllo effettuato dal personale della Guardia Costiera di Ravenna, coordinato dall’8° Centro di Controllo Area Pesca, ha intercettato un automezzo con 2.400 kg di molluschi bivalvi della specie vongola verace, di provenienza portoghese, accompagnati da documentazione non idonea. Sanzione amministrativa di 1.500 euro e sequestro dell’intero quantitativo.

Altopascio (Provincia di Lucca)
Controllo presso depositi di un importatore all’ingrosso effettuato dal personale della Guardia Costiera di Livorno e Viareggio, sotto il coordinamento del 2° Centro di Controllo Area Pesca di Livorno, ha evidenziato prodotti privi di informazioni sulla provenienza e con termine minimo di conservazione superato da circa sei mesi. Sequestrate circa 5 tonnellate di prodotto, in parte avviate alla distruzione. Sanzione amministrativa di 3.500 euro.

L’operazione in Liguria

I nuclei ispettivi pesca del 1° Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Liguria hanno eseguito controlli lungo tutta la filiera commerciale, accertando vari illeciti in materia di rintracciabilità, tracciabilità e correttezza delle informazioni per l’avventore.

In collaborazione con l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Lombardia, presso un’azienda di lavorazione di prodotti ittici destinati al commercio, ù stato sequestrato tonno pinne gialle essiccato in cattivo stato di conservazione.

Insieme ai militari della Capitaneria di porto di Imperia, in un’azienda locale di riconfezionamento di acciughe sotto sale, ù stata accertata una frode in commercio: le etichette originali del produttore estero venivano sostituite con altre recanti indicazione di provenienza nazionale e con estensione della data di scadenza, in violazione delle normative sul Made in Italy.

In un’azienda del Levante ligure, in collaborazione con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure, si ù rilevata la vendita di prodotti ittici oltre la data di scadenza e di tonno rosso privo della validazione obbligatoria della cattura.

Ad oggi, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 132.000 euro e sottoposti a sequestro circa 17.600 kg di prodotto ittico. Due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria competente.