Si è svolta in tarda mattinata l’inaugurazione dell’Ospedale di Comunità e del rinnovato Pronto Soccorso di Imperia, che entrerà in funzione nel giro di un paio di mesi.
Nell’area dell’ospedale del capoluogo, all’interno del padiglione recentemente rinnovato e destinato all’accoglienza delle ambulanze in emergenza, si sono riuniti i principali rappresentanti dell’amministrazione sanitaria locale e della politica provinciale e regionale.
“Ho avuto prova qualche giorno fa della buona efficienza del nostro sistema”, dice nel corso del suo intervento il sindaco di Imperia e presidente della Provincia Claudio Scajola. “Molte, però, sono le cose da fare. È indubbio che la giornata di oggi, un parto lungo per quanto riguarda il Pronto Soccorso, sia un giorno di festa. Oggi si apre il punto di maggiore emergenza e questo Ospedale di Comunità. Il primo in Liguria, e ciò è una bella cosa, una buona occasione. Siamo alla vigilia dell’inizio di un nuovo percorso sanitario regionale, del quale si parla da anni. Una riforma importante. Si parla da tempo di quello che io amo definire ‘ospedale nuovo‘, non unico. La riforma porterà un dato essenziale, mettendo assieme il meglio sanitario e sociale, che fino ad ora viaggiavano su due rette parallele. La riforma deve adeguarsi ai cambiamenti demografici di questi anni”.
Nel corso dell’evento viene illustrato il progetto e le sue componenti, mirate ad ampliare e potenziare gli spazi e renderli più funzionali per pazienti e operatori: da 745 mq a 1.070 mq, con doppio triage, per un costo complessivo di 2 milioni e 139mila euro.
Insieme a questo intervento, l’ospedale imperiese ha ricevuto ulteriori finanziamenti. È in corso un intervento da 5 milioni di euro per cinque reparti diversi. Presente anche un impianto di videosorveglianza in tutte le aree comuni e si sta valutando, con le forze dell’ordine, l’inserimento di un “pulsante rosso”, sia per registrare eventi critici sia per allertare direttamente la centrale.
Il dottor Luca Acquarone illustra le fasi di transizione, tre anni nei quali ci sono stati più di 132mila accessi, e la composizione dei nuovi spazi, oltre ad alcuni plus specifici, come la baricentricità rispetto ai reparti e ai servizi ospedalieri, un’area dedicata al fine vita, un’area dedicata alla sicurezza e alla presa in carico di pazienti problematici, un’area di decontaminazione e altro ancora.
“Il vero valore aggiunto di un’azienda come questa”, conclude Acquarone, “rimane il personale. Deve essere valorizzato, gli vanno riconosciute le professionalità e ringrazio tutti per la fatica che mettono ogni giorno. Nel Pronto Soccorso dobbiamo lavorare bene e rapidamente. È un ossimoro altrove, non qui. Ringrazio tutto il personale sanitario”.
Nel video servizio a inizio articolo le parole di Maria Elena Galbusera, dg Asl 1, e dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò.







