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Questa mattina, l’Hotel Villa Sophia è stato teatro della conferenza stampa indetta da Giuseppe Sbezzo Malfei, ormai ex assessore al bilancio del Comune di Sanremo, a seguito della revoca delle sue deleghe da parte del sindaco Alessandro Mager.

Malfei ha raccontato come, dopo una prima fase di delusione, abbia affrontato la situazione: “Nella vita ci sono questi momenti dove sei adulato, cercato e voluto e poi magari col tempo anche abbandonato. Capita. Però, a parte la delusione iniziale, tutte queste posizioni servono per rafforzare il carattere. Credo che il carattere sia sufficientemente forte per sopportare anche questa situazione di stralcio di revoca delle deleghe, quindi va benissimo”.

Riguardo alla gestione della vicenda, l’ex assessore ha precisato: “Pino Sbezzo non ha dieci verità, ne ha una sola. Ho un’immagine, sono un professionista, non devo raccontare favole, racconto esclusivamente ciò che sono stati i fatti. Ho raccontato i passaggi di questa vicenda, che oggi non sono ancora completamente chiari, ma col tempo, ripeto, probabilmente la vera verità verrà a galla“.

Le ricostruzioni dell’ex assessore Giuseppe Sbezzo Malfei

“Il 9 dicembre il sindaco Mager mi ha revocato le deleghe e la nomina di assessore, ma a oggi, 17 dicembre 2025, non ho ancora ricevuto alcun atto ufficiale”, ha proseguito. “Non so se sono ancora assessore, se ho ancora le deleghe affidatemi nel luglio 2024 e, soprattutto, non conosco le motivazioni di questa decisione”. Malfei ha parlato di una esclusione dalla giunta avvenuta “a sua insaputa”, definendo la situazione grave anche per il rispetto dovuto agli elettori: “Mi dispiace per il sostegno ricevuto e per la stima di tante persone che mi hanno votato al primo turno e al ballottaggio. Elettori che sono stati scaricati per scelte politiche di bassa lega”.

Durante l’incontro, Malfei ha risposto alle critiche sulla presunta sottorappresentazione di Sanremo al Centro in Comune: “Mi risulta che abbia espresso il presidente del consiglio comunale, Alessandro Il Grande, che vale due assessorati, e il capo di gabinetto, un ruolo di primo piano anche dal punto di vista economico”.

Malfei ha poi ripercorso il proprio percorso politico: “Sono stato eletto in consiglio comunale dove dovevo stare e, per scelta dell’associazione e del gruppo amministrativo con cui mi sono candidato, Forum, invece sono stato proiettato, in maniera improvvisa e incomprensibile, in una terna di nomi come possibile assessore. Il sindaco ha scelto il mio nome e mi son trovato in Giunta, pensando fosse per un rapporto fiduciario destinato a durare per tutto il mandato. Invece è stata una scelta a tempo determinato, che oggi non mi lascia molte spiegazioni. Così mi ritrovo come assessore a tempo determinato e non più con la carica di consigliere comunale, ruolo che avrebbe dovuto essere il mio vero riferimento per indirizzo e controllo della macchina amministrativa”.

“Per 16 mesi ho dato il massimo impegno, un periodo sufficiente per capire che oggi a Sanremo manca una vera regia politica: ci sono molte risorse, ma non si riescono a spendere”. Rivendicando il proprio operato, Sbezzo ha detto: “Gli atti che ho proposto sono stati estremamente positivi per i cittadini e per i contribuenti”.

Nomine nelle società partecipate e concessione balneare

Nel corso della conferenza sono inoltre emersi due temi particolarmente sensibili: da un lato, il rispetto delle regole nelle nomine delle società partecipate; dall’altro, la situazione dello stabilimento balneare adiacente alla spiaggia concessa all’Hotel Villa Sophia che, nel nuovo piano demaniale delle spiagge, risulta accorpata alla concessione in capo a Sbezzo Malfei.

Sul primo punto, Malfei ha dichiarato: “Più che altro, ci deve essere attenzione sulle sottoscrizioni di autodichiarazioni che vengono valutate e appurate nella loro identità: se corrispondono al vero, lo faccia la segreteria degli affari generali o i revisori contabili. Sono adempimenti obbligatori per legge, quindi devono essere analizzati”.

Sul secondo tema, ha sottolineato la delicatezza politica della questione: “Riguarda una concessione a fianco della gestione dello stabilimento del nostro hotel. Non vorrei che si trasformasse in un discorso politico legato alla mia levata dalla Giunta. Su questi due argomenti porrò molta attenzione e, sul secondo soprattutto, da gennaio partirò con una valutazione personale, eventualmente affidando a un professionista la verifica dell’evoluzione dal PUD del 2024 fino alle assegnazioni”.

“Forse tutto questo nervosismo nei miei confronti è dovuto alla presenza in giunta di una persona in grado di controllare le offerte delle imminenti gare per il rinnovo delle concessioni?” ha aggiunto.

Un possibile ritorno in politica

L’ex assessore ha inoltre lasciato intendere la possibilità di un suo ritorno sulla scena politica con un nuovo progetto: “Mi sono sentito con l’assessore regionale Marco Scajola di Forza Italia, con cui ho un rapporto consolidato. Potrebbe essere uno sbocco naturale. Dal 1995 al 2014 avevo smesso di credere in Forza Italia, soprattutto a livello locale. Non è detto che da gennaio rientri in un’ottica politica; devo capire se questa può essere la mia casa, come sarei accolto e quali prerogative avrei per il futuro”.

Infine, riguardo possibili sviluppi immediati, Malfei è stato categorico: “Assolutamente nessun ripensamento da parte di nessuno. La conferenza era un atto dovuto per stabilire equilibrio e fornire conoscenza sulla mia posizione. Sono stato escluso dai tavoli dove si decidevano operazioni e sostituzioni che mi riguardavano personalmente, e questo lo trovo profondamente scorretto. Nulla cambia, anzi sarà interessante osservare le evoluzioni della compagine amministrativa, fino a vedere i risultati concreti in città”.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa a Sbezzo Malfei. Riprese e montaggio a cura di Lorenzo Spadola.