Dopo gli avvicendamenti legati alle elezioni provinciali, è giunto il responso dei partiti sulla situazione del sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito. Questa mattina consiglieri e assessori si sono recati nello studio del notaio Matteo Marzi per firmare la sfiducia al primo cittadino, che ieri aveva rimesso nelle mani dei partiti che lo avevano sostenuto il suo mandato.
Ingenito, al suo secondo mandato – il primo iniziato nel 2018 – ha vissuto nelle ultime settimane una profonda crisi politica e istituzionale. Una situazione maturata dopo una sequenza di eventi che lo hanno progressivamente isolato, rendendo impraticabile la prosecuzione dell’esperienza amministrativa.
Oggi il consiglio comunale avrebbe dovuto discutere e approvare il DUP e il Bilancio, ma la crisi ha fatto saltare l’agenda. Punto di rottura è stato il cosiddetto “caso gazebo”, esploso a inizio mese, quando il sindaco sarebbe venuto a conoscenza dell’impiego di operai comunali per il montaggio di una struttura riconducibile a Forza Italia nei pressi del Palazzo del Parco. La vicenda ha portato Ingenito a revocare le deleghe all’assessore Marzia Baldassarre, responsabile di sanità, manutenzioni e affari legali.
Nei giorni scorsi, durante una conferenza stampa a Palazzo Garnier, il sindaco aveva ricostruito i fatti, citando documentazione interna e comunicazioni che, a suo dire, dimostravano l’impiego di risorse pubbliche per finalità private. Ingenito ha sottolineato come, al di là del valore economico del danno – stimato in circa 75 euro – fosse in gioco un principio di correttezza amministrativa, ipotizzando presupposti evidenti per il reato di peculato.
La frattura politica che ne è seguita si è rivelata insanabile. Dopo la revoca delle deleghe, nessuna forza della maggioranza ha proposto un sostituto per l’assessore uscente, lasciando Ingenito a guidare l’amministrazione in crescente isolamento, senza maggioranza stabile né chiaro sostegno dei partiti.
Nei giorni successivi, il sindaco aveva lanciato un appello alle forze politiche per una presa di posizione chiara e tempestiva. Non avendo ricevuto risposte, Ingenito ha deciso di rassegnare le dimissioni, rimettendo ogni responsabilità politica nelle mani dei partiti che non hanno sostenuto l’azione amministrativa.
“Prendo atto della scelta dei consiglieri del consiglio comunale di Bordighera e rimando ogni valutazione in merito al momento in cui saranno rese note le motivazioni del gesto”, commenta Ingenito in una nota.
Si apre così la fase di commissariamento, con l’arrivo di un nuovo commissario previsto nei prossimi giorni.








