Il premio Parmurelu d’Oru, giunto alla sua XVIII edizione, è stato consegnato questo pomeriggio presso l’ex Chiesa Anglicana di Bordighera al vincitore scelto: Giuseppe Eugenio Bessone.
Scelto dalla giuria in quanto cittadino bordigotto che si è distinto per il suo “profondo amore” verso Bordighera, testimoniato da un costante impegno nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e architettonico della città.
L’interesse di Bessone per la città affonda le radici nel passato, già all’epoca delle celebrazioni del Cinquecentenario della Fondazione della città e ha accompagnato tutta la sua lunga carriera professionale. Il suo amore per le testimonianze della Belle Époque si è esteso anche ad altre località, tra cui Sanremo, Alassio, Finale, Genova e la Costa Azzurra.
Il cittadino ha contribuito attivamente alla tutela dei beni storici della città: “Attraverso importanti pubblicazioni e, soprattutto, grazie a un’instancabile attività di tutela e restauro di edifici storici, ha contribuito in modo concreto e duraturo alla salvaguardia del patrimonio edilizio cittadino e della Riviera. Emblematica è la restituzione alla collettività della chiesa anglicana di Bordighera, sottratta a operazioni immobiliari e acquisita al patrimonio comunale grazie a un paziente e articolato lavoro condotto in sinergia con il vescovo di Gibilterra e altri rappresentanti della comunità anglicana londinese”, ha spiegato la giuria.
Bessone ha inoltre svolto un fondamentale lavoro di recupero e conservazione di memorie storiche preziose, evitando che venissero disperse. Ha raccolto materiale iconografico e documentale che si sarebbe altrimenti perduto, mettendolo generosamente a disposizione di studenti e studiosi.
Il suo contributo si è esteso anche all’ambito artistico concedendo in prestito opere della sua collezione, come ad esempio per le mostre ‘Monet. Ritorno in Riviera’, ‘Margherita, regina d’arte e cultura’ o ‘La scoperta della Riviera’”.
“Il suo lavoro appassionato, unito a una visione lungimirante, rappresenta un esempio virtuoso di cittadinanza attiva e dedizione al bene comune, così come di un amore contemplativo e entusiasta, capace di tradursi in azione concreta e costruttiva”, ha concluso la giuria, presieduta da Gisella Merello, in fase di premiazione.








