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Inaugurata nei locali della stazione ferroviaria di Taggia la nuova “Casa di Comunità” (costo dei lavori 1.600.000,00 euro di fondi PNRR), risposta della Regione e dell’Asl 1 alla mancanza di medici sul territorio.

L’edificio, che diverrà operativo dal 29 dicembre, dispone di una superficie di quasi 1.600 mq al secondo piano della stazione, con 11 ambulatori3 sale d’attesa e un centro unificato per prenotazioni e accettazioni.

Le Case della Comunità (CdC) hanno lo scopo di fornire un’assistenza sanitaria di prossimità ai residenti di un determinato territorio ponendosi come un servizio atto a ridurre il numero delle ospedalizzazioni e gli accessi ai Pronto Soccorso non indispensabili. Queste strutture costituiscono un punto di riferimento in grado di erogare cure sanitarie in maniera coordinata, efficiente e tempestiva, aggregando i servizi di cure primarie e fornendo una risposta integrata ai bisogni di cura dei cittadini.

All’inaugurazione hanno partecipato il viceministro Edoardo Rixi, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, gli assessori regionali Massimo Nicolò (Sanità) e Marco Scajola (Urbanistica), il sindaco di Taggia Mario Conio, la direttrice generale di Asl 1 Maria Elena Galbusera, il senatore Gianni Berrino, la consigliera regionale Chiara Cerri, insieme a esponenti delle amministrazioni locali e alle autorità militari.

I servizi della Casa della Comunità di Taggia

Nel dettaglio, la Casa della Comunità Spoke, operativa 6 giorni su 7, 12 ore al giorno, a partire da lunedì 29 dicembre, prevede:
· il Punto Unico di Accesso sociosanitario integrato con i servizi sociali dei Comuni (PUA);
· lo Sportello Polifunzionale con sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale;
· servizi di Cure Primarie erogati da equipe multi professionali;
· servizio di Assistenza Domiciliare Integrata;
· servizi di specialistica ambulatoriale per le patologie ad elevata prevalenza;
· servizi infermieristici;
· servizi diagnostici di base;
· continuità assistenziale;
· punto prelievi;
· partecipazione della comunità e del terzo settore e valorizzazione della co-produzione.

All’interno della CdC opereranno, inoltre, i seguenti professionisti:
· il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta – per le rispettive competenze, sono i responsabili clinici dei pazienti. In quanto titolare del rapporto di fiducia con il singolo assistito, il medico di medicina generale/il pediatra è il referente principale per gli aspetti diagnostico-terapeutici in tutte le fasi della vita ed e altresì il referente clinico per le attività che garantisce presso la Casa della Comunità. Gestisce i propri pazienti, richiede l’intervento dei vari professionisti della Casa della Comunità, predispone il piano terapeutico e lo modifica, valuta e prescrive visite specialistiche e accertamenti diagnostici, considerando anche i riscontri e le valutazioni della equipe multidisciplinare che con il paziente ha un rapporto frequente e costante.
· l’IFeC – è la figura professionale che assicura l’assistenza infermieristica a diversi livelli di complessità in collaborazione con tutti i professionisti presenti nella Casa della Comunità in cui opera, perseguendo l’integrazione interdisciplinare, sanitaria e sociale dei servizi e dei professionisti e ponendo al centro la persona e la sua rete familiare e di comunità.

Le parole di Marco Bucci, Edoardo Rixi, Massimo Nicolò, Mario Conio e Maria Elena Galbusera

“Le Case della Comunità come quella che inauguriamo oggi”, spiega il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, “sono fondamentali per garantire una sanità moderna ed efficiente. Presidi territoriali integrati capaci di offrire assistenza sanitaria di base, presenza del medico di famiglia e servizi a bassa complessità, permettono di dare risposte rapide ai cittadini e di ridurre il ricorso improprio al pronto soccorso. Abbiamo appena approvato la riforma del sistema sanitario regionale che garantirà proprio ai presidi territoriali maggiori risorse. La realizzazione delle Case e degli Ospedali della Comunità avvicina ancor più i cittadini ai servizi di cui hanno bisogno, sia nei piccoli centri sia nelle realtà urbane più complesse. Strutture tutte collegate digitalmente, che consentono anche lo sviluppo della telemedicina e del teleconsulto, rappresentano un efficiente modello di sanità territoriale. Il presidio di Taggia è inoltre un modello virtuoso di rigenerazione urbana e di collaborazione tra aziende ed enti territoriali: il recupero dei locali ferroviari e la loro integrazione con la stazione e le infrastrutture di mobilità restituiscono spazi strategici al servizio della collettività. Ringrazio a nome di Regione Liguria quanti hanno lavorato per compiere questo passo avanti verso una sanità sempre più all’altezza delle aspettative dei cittadini, perché non può esserci alta qualità della vita senza un’alta qualità della sanità”.

“L’apertura della nuova Casa della Comunità di Taggia rappresenta un passo significativo nel percorso di potenziamento della sanità territoriale previsto dal PNRR”, prosegue il deputato e viceministro al Mit, Edoardo Rixi. “Consegniamo ai cittadini un presidio moderno e funzionale, capace di offrire servizi integrati, assistenza continuativa e un punto di riferimento vicino alle esigenze reali delle persone. È un risultato che migliora concretamente la qualità della vita e contribuisce a ridurre la pressione sugli ospedali. Questa realizzazione dimostra che, quando le istituzioni lavorano con determinazione e coerenza, è possibile anticipare i tempi e completare opere complesse nel rispetto degli impegni. In questo caso è stata decisiva anche la sinergia con RFI e il Gruppo FS, che hanno collaborato attivamente per trasformare una parte della stazione ferroviaria in un centro di servizi essenziali per il territorio. È un modello di cooperazione che dobbiamo continuare a valorizzare. La crescita della Liguria passa da infrastrutture e servizi pubblici di qualità. Come Ministero, continueremo a sostenere ogni intervento capace di rafforzare i territori e offrire ai cittadini risposte concrete, moderne e accessibili. La Casa della Comunità di Taggia va esattamente in questa direzione”.

“L’inaugurazione della Casa della Comunità di Taggia è un ulteriore passo avanti nell’attuazione del modello di sanità territoriale previsto dal PNRR e sostenuto da Regione Liguria”, sottolinea Massimo Nicolò, assessore alla Sanità di Regione Liguria. “Con questa struttura si rafforza in modo concreto l’assistenza di prossimità: una sanità vicina alle persone è la risposta più efficace alle sfide presenti e future del nostro sistema sanitario. Le Case della Comunità sono uno strumento fondamentale per migliorare la presa in carico dei cittadini, in particolare dei pazienti cronici e fragili, favorendo l’integrazione tra servizi sanitari, sociali e professionisti del territorio”.

“Inauguriamo oggi”, afferma il sindaco di Taggia, Mario Conio, “un presidio sociosanitario di straordinaria importanza per la nostra comunità e per l’intero territorio. Con questo progetto abbiamo restituito vita e funzione a spazi che per troppo tempo erano rimasti inutilizzati, trasformandoli in un luogo dedicato all’erogazione di servizi sanitari primari, accessibili a tutti i cittadini. La Casa della Comunità è oggi una realtà concreta: ambienti ampi e accoglienti, ambulatori moderni, servizi di qualità collocati in una posizione centrale e strategica, baricentrica rispetto al nostro comune e ai centri limitrofi. Si tratta di una struttura che interpreta al meglio la nuova strategia sociosanitaria, anche in vista del futuro nuovo ospedale che sorgerà poco distante, a nord della stazione ferroviaria. Questo presidio rappresenta un passo fondamentale verso un modello di sanità più vicino alle persone, capace di ascoltare, prevenire e accompagnare i bisogni della popolazione con servizi efficienti e integrati. È un investimento sul benessere della nostra comunità e sulla qualità della vita dei cittadini. Desidero rivolgere un ringraziamento doveroso ad Asl 1 Imperiese per il lavoro svolto, per l’organizzazione degli ambulatori e per l’attivazione di servizi essenziali che daranno risposte concrete e immediate alle esigenze del territorio. Un sentito grazie anche al Gruppo FS Italiane, in particolare a FS Sistemi Urbani e Rete Ferroviaria Italiana, per aver concesso in comodato gratuito questi spazi, dimostrando una grande sensibilità e una visione condivisa sul valore della collaborazione tra enti pubblici. Oggi consegniamo alla cittadinanza un luogo che guarda al futuro, un simbolo di rigenerazione urbana e di cura, un tassello fondamentale per costruire una comunità più forte, più sana e più vicina ai bisogni di tutti”.

“Stiamo proseguendo nell’obiettivo primario di potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio”, conclude il direttore generale di Asl 1 Maria Elena Galbusera, “attraverso una serie di strumenti, come Case della Comunità e gli Ospedali della Comunità, che rappresentano i pilastri del percorso di avvicinamento all’utenza del nostro lavoro quotidiano di professionisti della sanità, per dare risposte rapide e concrete a chi ne ha bisogno. Rinnovo ancora i miei ringraziamenti a RFI, Fs Sistemi Urbani, Ferservizi, Regione Liguria e Comune di Taggia, per la disponibilità nell’affiancarci e sostenerci nella sfida che riguarda la sanità di oggi e attende la sanità del domani”.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Rixi e Bucci.