Intorno alle 12, a Palazzo Garnier, il sindaco Vittorio Ingenito ha convocato la stampa per fare il punto sulle vicende degli ultimi giorni legate al caso del gazebo di Forza Italia, che hanno portato ieri alla revoca delle deleghe all’assessore comunale Marzia Baldassarre, responsabile di sanità, manutenzioni e arredo urbano, sport e affari legali.
All’ormai ex assessore comunale, che respinge fermamente le accuse, è contestato l’impiego di risorse amministrative per finalità private, legate a Forza Italia, che a fine ottobre aveva piazzato un gazebo in città, nei pressi del Palazzo del Parco, utilizzando la forza lavoro degli operai comunali per il montaggio della struttura.
Oltre alla vicenda interna al Comune di Bordighera, sulla quale il sindaco afferma che vi siano presupposti evidenti per il reato di peculato, il caso potrebbe avere ripercussioni anche sulle prossime elezioni provinciali di Imperia del 18 dicembre, dove Baldassarre, consigliere uscente, è candidata nella lista del presidente uscente Claudio Scajola.
Nella ricostruzione effettuata, il sindaco si avvale di una serie di documenti privati per ricostruire cronologicamente la vicenda e le indagini interne del Comune.
“A metà novembre scrivo al segretario generale in relazione a quanto in oggetto alla mail inviatagli dall’Ufficio Manutenzioni”, inizia, “nella quale si evince che l’ordine di montare dei gazebo di Forza Italia è stato inviato da Baldassarre a mezzo sms all’Ufficio Manutenzione. In questa mail chiedo conferma di ciò. A stretto giro, il segretario risponde che l’assessore ha confermato di aver richiesto personalmente al capo operaio l’installazione del gazebo. Nel proseguimento, verso fine novembre, siccome su alcuni aspetti posso essere superficiale e su altri meno, riscrivo a uffici, segretario e dirigenti, chiedendo di sapere se è stato inviato il conteggio delle somme spettanti ai dipendenti comunali e se è avvenuto il pagamento. In questa mail, inviata dal dirigente dell’area tecnica recentemente, viene detto che, in relazione all’intervento di installazione del gazebo presso i giardini del Palazzo del Parco del 25 ottobre a cura degli operai del Servizio Manutenzione, secondo informazioni raccolte risulta che la richiesta è avvenuta al capo squadra operai il 24 ottobre. Veniva richiesta l’esecuzione dell’intervento per sabato 25 agli operai, che provvedevano quindi ad eseguire uno straordinario dalle 8 alle 9 e dalle 12 alle 13. Successivamente si apprendeva che le lavorazioni seguite non riguardavano attività di competenza del Comune. In questa mail successiva si quantifica la somma di 74,88 euro, cioè straordinario e oneri previdenziali in capo all’ente”.
“Un conto è chiedere suolo pubblico”, continua Ingenito, “e un altro è usare personale pubblico per finalità private, come pannelli informativi di partiti politici”.
Il sindaco parla poi del futuro, chiedendo in particolare ai partiti una presa di posizione in tempi brevi sulla faccenda, annunciando l’intenzione di dimettersi in caso di assenza delle suddette. L’appello, sottolinea Ingenito, non è rivolto solo ai segretari di zona, ma anche ai direttori nazionali, sia di maggioranza sia di opposizione.
“Porterò avanti l’amministrazione solo se ci sarà un pieno supporto dei partiti che costituiscono la maggioranza”, afferma nettamente. “Ciò potrà avvenire solo se ci sarà il pieno riconoscimento di quanto affermato ad oggi. Se mi verrà richiesto privatamente, farò vedere la documentazione di cui parliamo oggi per offrire una riflessione. Chiedo di fare valutazioni in tempi brevi. Qui si lavora e vi garantisco che lavorano tutti, e c’è tanto lavoro da portare avanti. A breve ci saranno l’approvazione del bilancio e le elezioni del consiglio provinciale. Mi auguro naturalmente che questa risposta arrivi prima. Se non dovessero arrivare queste auspicate valutazioni, non potrò che trarne le conseguenze e quindi dimettermi, senza l’approvazione del bilancio, senza la possibilità di eleggere consiglieri provinciali, e quindi rimetterò ogni responsabilità politica a coloro che non hanno inteso supportarmi”.
“Non è inoltre normale che”, prosegue il sindaco, “dall’opposizione non sollevino il caso. Di fronte a un fatto di questa gravità, se qualcuno ritiene sia ininfluente o facilmente superabile, potremmo facilmente comprendere perché alle prossime elezioni vedremo solo i candidati e i loro familiari alle urne”.
Dopo aver segnalato il coinvolgimento di una cooperativa nei vari passaggi della vicenda, Ingenito fornisce ulteriori dettagli, sottolineando che si tratta di una questione di principio.
A ciò, si aggiunge un ulteriore elemento: la richiesta del consigliere comunale Mauro Bozzarelli delle coordinate bancarie per il pagamento degli straordinari del personale. La ricostruzione dei fatti evidenzia che Baldassarre aveva inviato un sms al capo ufficio, il quale aveva chiesto per quale finalità fossero stati effettuati gli interventi, ricevendo la risposta che erano di natura istituzionale.
“In sette anni e mezzo ho sempre operato con serenità anche nei momenti difficili, perché ho sempre avuto chi mi ha supportato. Sono nelle amministrazioni pubbliche da 30 anni, mettendo firme anche su bilanci importanti. Non sono 77 euro che fanno la differenza, ma se oggi posso prendere i dipendenti comunali per montare un gazebo altrui, allora se voglio fare un affidamento ad un amico editore e dargli una promozione per 100mila euro lo faccio senza problemi. Chiaro che i partiti non siano a conoscenza di quanto accaduto. Sarò ben lieto di fornire informazioni, come detto, per dare una visione più chiara. Verso di loro ho stima e riconoscenza. Ora però la palla passa a loro. Non so se sia successo in passato, ma se me ne fossi accorto avrei fatto lo stesso. Nulla di personale nei confronti di Baldassarre e neanche delle opposizioni”, conclude.







