È stata presentata la nuova Segreteria provinciale del Partito Democratico di Imperia.
La squadra guidata dal segretario provinciale Pietro Mannoni e presentata alla sede onegliese, a pochi passi da piazza San Giovanni si compone di:
Roberto Rum come vicesegretario vicario con delega a giustizia e diritti;
Marisa Zilli come vicesegretaria con delega a infrastrutture ed entroterra;
Donatella Albano all’organizzazione;
Maurizio Caridi alle attività produttive e lavoro;
Francesco Minazzo a scuola, formazione politica e politiche giovanili;
Stefania Russo alla sanità.
Al centro della conferenza alcuni temi che il partito imperiese considera cardine per il territorio e nell’agenda da portare nei prossimi mesi, in un anno che a livello nazionale non porterà nessuna tornata elettorale rilevante ad eccezione del Referendum sulla riforma della Giustizia e in un contesto provinciale dove invece saranno numerosi temi da qui ad un prossimo orizzonte, con vista, non nascosta, sulle prossime Elezioni Comunali a Imperia.
Temi molto attuali, come la sanità ligure, la cui riforma di Marco Bucci è stata presentata ieri, o le infrastrutture, oltre che le imminenti elezioni provinciali del 18 dicembre.
Sanità e territorio
Stefania Russo, che era presente alla spiegazione della nuova riforma della governance del sistema sistema sanitario ligure, interviene sul tema.
“Sapete che in questa provincia ci sono due ospedali che soffrono di carenza di investimenti.” commenta “Il nostro presidente ci ha cercato di rassicurare, ma nonostante la nostra strenua opposizione è probabile che la riforma venga approvata. Ci spaventa perché non considera i bisogni di salute dei cittadini. Siamo periferici rispetto alla macro Asl che verrà creata”.
“Sono dipendente ospedaliera da 40 anni” continua “e non lascio affondare la barca. Il sistema sanitario pubblico è il nostro fiore all’occhiello, ma non vengono rispettati nemmeno alcuni diritti sindacali. Le conferenze dei sindaci verranno annullate a livello locale, tutto sarà centralizzato a Genova. È probabile che ci siano meno investimenti.
Essendo così periferici, tutte le decisioni prese a Genova saranno tardive rispetto ai bisogni.
C’è inoltre uno scollamento tra potere decisionale e territorio. Anche con la conferenza dei sindaci abbiamo perso interlocutori diretti”.
“La situazione delle infrastrutture è problematica e investe campi sociali e lavorativi.” interviene a riguardo Marisa Zilli “È collegata direttamente al problema dell’entroterra, dove mancano i servizi. I territori per essere abitati necessitano di servizi. Questa provincia ha altre vocazioni oltre al turismo”.
“Certe volte mi sento nel paese delle meraviglie” introduce sarcasticamente Maurizio Caridi parlando del lavoro “sento dati sempre positivi sul lavoro, poi parli con le persone e la situazione è altra. Bisogna vedere la qualità del lavoro e dei contratti. Lo stiamo vivendo anche a Genova con l’ILVA.”
Zilli e Caridi concordano sulla necessità di una strategia condivisa: “È necessario che costa ed entroterra trovino un’interlocuzione. Non è possibile che l’entroterra rimanga scollato dalla costa. È un problema anche per la costa stessa. Occorre recuperare questo vuoto portando servizi e infrastrutture”.
La Riforma della Giustizia
Su questo punto interviene l’avvocato Roberto Rum, che la boccia nettamente spiegandone le ragioni.
“Non tocca nessuna delle questioni centrali della giustizia.” spiega. “Va a toccare uno dei contrappesi previsti dal sistema italiano. Per separare le carriere, una cosa che considero sacrosanta, sarebbe bastata una legge dello Stato. Qui si spezza in due la magistratura. Un unicum a livello non solo europeo e occidentale, ma mondiale. Ed è per questo che molti partiti e gran parte dell’avvocatura si stanno schierando per il no. Faremo una campagna elettorale vera, parlando alla gente, per spiegare il nucleo di questa sedicente riforma”.
Rum cita anche un episodio relativo a una recente comparsata televisiva del ministro Carlo Nordio.
“Un giornalista disse che questa era la proposta di Licio Gelli, che ricordiamo, oltre a tutto quello che sappiamo riguardo la P2, era anche ufficiale di collegamento fra la Repubblica di Salò e la Wehrmacht durante la guerra. Nordio rispose che ‘Se il signor Licio Gelli fa una buona proposta, noi non dovremmo accoglierla solo perché arriva da lui?’. Questo spiega il senso di cosa è questa riforma per la destra”.
E’ poi lo stesso segretario Mannoni a rispondere, a nostra domanda, sul tema della questione abitativa.
“Questo territorio vede categorie che riescono a far bene e altre che fanno fatica. Mancando lavoro di qualità e una base abitativa adeguata, la maggior parte va a cercare altrove. Il territorio punta troppo sullo sfruttare il bene casa sul breve periodo, anziché sul lungo”.
Il caso Mager e le Provinciali
Sul tema delle elezioni provinciali e del rapporto con Alessandro Mager, Mannoni chiarisce, in risposta ad alcune affermazioni dello stesso sindaco di Sanremo riguardo alle scelte strategiche del PD.
“Ho parlato con i rappresentanti del partito cittadino e con Mager” spiegano dalla segreteria “Noi abbiamo dato un’interpretazione diversa alle Provinciali. Lui fa il sindaco e non è iscritto a partiti. Per noi la candidatura di Claudio Scajola non è accettabile e ci schieriamo in maniera alternativa. Dare interpretazioni diverse in una coalizione con tante forze civiche è fisiologico”.
Mannoni si esprime poi sul sistema che regola attualmente le elezioni provinciali e le prospettive per il 18 dicembre.
“È un meccanismo elettorale rimasto appeso dopo quel percorso pensato per portare alla fine delle Province.
Le elezioni dovrebbero votare gli elettori.
Per quanto riguarda le nostre prospettive, la scorsa volta abbiamo preso un consigliere: se ne prenderemo due sarà un successo”.







