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È stata pubblicata pochi giorni fa la nuova classifica della ‘Qualità della vita 2025del Sole 24 Ore, l’indagine che dal 1990 misura il livello di benessere dei territori italiani attraverso 90 indicatori, suddivisi in sei macro-aree (in allegato il nostro approfondimento su Tutti i paradossi della qualità della vita femminile in provincia di Imperia). Sul podio di quest’anno Trento, Bolzano e Udine. Per quanto riguarda la Liguria, la provincia di Imperia si colloca all’80esimo posto, un risultato che non è passato inosservato e ha sollevato diverse discussioni.

Ai nostri microfoni il commento del vicesindaco e assessore del Comune di Imperia, Giuseppe Fossati.

Le parole di Giuseppe Fossati

“Qualià della vita: classifica provinciale, non della città di Imperia”

Fossati ha innanzitutto chiarito un aspetto spesso trascurato: “Siamo rimasti colpiti da questa classifica che vede la provincia di Imperia all’80esimo posto. Bisogna evidenziare che si tratta di una classifica provinciale, non riferita alle singole città. La nostra è una provincia piccola per estensione e popolazione ma estremamente variegata: Imperia non è Sanremo, che a sua volta è diversa da Ventimiglia o Bordighera. Parliamo di realtà differenti, siamo anche una terra di confine e la media non può rappresentarle pienamente”.

Criminalità e confine: “I numeri sono influenzati dal passaggio dei migranti”

Tra i dati che fanno più discutere ci sono le lesioni personali, indicatore in cui la provincia di Imperia risulta prima in Italia. “È un dato – chiarisce Fossati – fortemente influenzato dalla nostra posizione di confine. La presenza e il passaggio dei migranti che cercano di superare il confine francese incide sui numeri. È una presenza temporanea, ma statisticamente incide molto sui reati registrati”.

Alta presenza di stranieri residenti: “Segnale positivo, ma che influisce su redditi e scolarizzazione”

Un altro elemento rilevante è la forte presenza di stranieri residenti, circa il 15%, una delle percentuali più alte d’Italia. “È un dato che dimostra la capacità del nostro territorio di attrarre lavoratori stranieri e integrarli. Tuttavia, molti di loro sono cittadini di prima o seconda generazione provenienti da contesti poveri: questo abbassa la media dei redditi e incide su parametri come il numero di laureati e l’abbandono scolastico“.

Il divario emerge chiaramente confrontando gli indicatori ISEE: “Il 38% della popolazione della provincia di Imperia ha un ISEE basso, contro il 13% della provincia di Trento che guida la classifica”.

Reddito medio e ristoranti: “I numeri non raccontano tutto”

Il reddito medio provinciale è 21 mila euro, contro i 25 mila di Trento. Ma anche qui Fossati invita alla prudenza: “Se guardiamo nel particolare ai comuni emergono dati singolari: Imperia è tra le più alte in provincia, mentre Sanremo – che tutti considerano la città più ricca – è oltre il decimo posto. Bisogna fare una lettura generale”.

E c’è un altro elemento curioso: “Siamo una provincia con reddito medio basso ma con un numero alto di ristoranti: 6 ogni mille abitanti, il doppio di Trento. Non siamo una provincia tanto povera quanto il reddito medio sembra suggerire: questi numeri vanno letti e combinati con attenzione“.

Raccolta differenziata: “Imperia al 70%, ma alcune città frenano la media”

Tra gli indicatori in cui la provincia è indietro figura la raccolta differenziata, ferma al 55%, ben sotto il limite di legge del 65%. Fossati, assessore che tra le altre deleghe ha anche quella all’Ambiente, sottolinea però l’importanza delle differenze interne: “Imperia città è stabilmente intorno al 70%, ma città popolose come Ventimiglia e Sanremo hanno percentuali molto più basse: rispettivamente circa 35% e poco sotto il 50% (dati 2023). Questo abbassa drasticamente la media provinciale perché ci sono realtà molto diverse”.

“Classifiche utili, ma da interpretare”

In conclusione, Fossati definisce la classifica del Sole 24 Ore “uno spunto di riflessione interessante” che “indica punti deboli su cui intervenire”, ma commenta: “Sono dati che vanno letti e contestualizzati per fotografare la realtà complessa e diversificata della provincia di Imperia”.

Nel video-servizio a inizio articolo l’intervista a Fossati.