La seduta del Consiglio comunale di Imperia ha visto un raro momento di unità politica attorno alla mozione presentata dalla consigliera Loredana Modaffari(PD), dedicata alla vicinanza e al sostegno al giornalista Sigfrido Ranucci dopo l’attentato alla sua vita nello scorso mese di ottobre.
Dopo un’introduzione molto lunga che ripercorre i fatti ormai noti, che hanno visto un ampio sostegno nei confronti del conduttore di Report, Modaffari ha spiegato il senso dell’iniziativa: “Solo e semplicemente una espressione di sostegno per rendere chiaro l’intento di difendere la libertà di stampa e intervenire su quel clima di odio e intolleranza”.
Dal gruppo Avanti con Scajola Sindaco arriva l’apertura, con il consigliere Andrea Landolfi che chiede però un’integrazione ulteriore alla mozione per includere anche il riferimento all’assalto alla sede de La Stampa di Torino, avvenuta durante lo sciopero dello scorso 28 novembre da parte di un gruppo di manifestanti Pro-Pal.
“È stato un attacco caino nei confronti dei giornalisti che impegnano il loro tempo per riportare le notizie alla luce della verità”.
A quel punto la seduta viene sospesa per un confronto tra capigruppo che dura oltre quindici minuti. Al ritorno in aula, non senza battibecchi sulla figura di Francesca Albanese, si arriva comunque a una mozione unitaria condivisa da tutti i gruppi.
Il momento di concordia si interrompe poi bruscamente quando la minoranza presenta una mozione dal titolo “Contrarietà alle previsioni contenute nella proposta di Legge di Bilancio 2026 che incidono sugli Enti Locali”.
Mentre il consigliere Lucio Sardi(Alleanza Verdi Sinistra) inizia a illustrare il testo, la maggior parte dei consiglieri di maggioranza abbandona l’aula, facendo venir meno il numero legale e causando prima una sospensione e poi la cessazione definitiva della seduta.
La scelta, una mossa programmata e che arriva da lontano, viene poi rivendicata dal consigliere di maggioranza Giovanni Lazzarini.
“Ci siamo detti, con gli altri capigruppo” dice “che determinate mozioni non si possono continuare a portare con certi argomenti, che nulla hanno a che vedere con Imperia e i suoi argomenti” dice “non vedo perché dovremmo continuare a sentire argomenti su cose al di sopra del Comune. Non possiamo portare tutte le volte cinque o sei mozioni che non hanno nulla di utile e che i cittadini stessi non vogliono sentire”.
Dura la replica di Sardi.
“Questo abbandono era stato annunciato in protesta contro la fatica di un consiglio comunale troppo lungo” dice “faccio presente che questo consiglio è iniziato con 30 minuti di ritardo, con un comizio fiume del sindaco sul porto che ha allungato i lavori. La mozione sulla finanziaria taglia le risorse agli enti locali, quindi riguarda anche il Comune di Imperia. Evidentemente il problema che assilla questa maggioranza è come scegliersi il prossimo assessore e non come confrontarsi con questo consiglio comunale”.







