Un pomeriggio di novembre davvero sorprendente quello vissuto ieri a Cervo, nell’ambito del festival Cervo in blu d’inchiostro. L’incontro dal titolo “Dall’Italia al Río de la Plata, un viaggio teatrale lungo un secolo” ha registrato un pubblico numeroso e profondamente coinvolto, conquistato dalla qualità delle riflessioni e dall’intensità delle performance dal vivo.

Ad aprire il pomeriggio Gianni Martini fisarmonicista di grande talento che ha fatto subito percepire la magia dell’appuntamento. Ad introdurre l’incontro è stata Francesca Rotta Gentile, direttrice artistica del festival, che aveva immaginato questo appuntamento già un anno fa e lo ha fortemente voluto, in stretta collaborazione con Sergio Colella e con la sindaca di Cervo, Lina Cha, che ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa, confermando l’impegno del Comune nella valorizzazione della cultura sul territorio.

Al centro dell’incontro, la presentazione del volume “Le origini italiane del teatro argentino” (Edizioni Valore Italiano) di Sergio Colella, già dirigente del Ministero degli Affari Esteri in America Latina e ricercatore presso l’Universidad Complutense di Madrid. Colella ha offerto un intervento originale, appassionato e ricco di approfondimenti, guidando il pubblico in un viaggio affascinante sul tema della nostalgia e del tango argentino tra migrazioni italiane, identità e nascita del teatro argentino.

Accanto a lui è intervenuta Stefania Sandra, vicepreside del Liceo Cassini e Presidente del Rotary Club di Sanremo, accompagnata dagli studenti del Laboratorio Teatrale. Con grande sensibilità e talento, i giovani attori hanno dato vita a letture sceniche e brevi interpretazioni tratte dal libro, trasformando il pomeriggio in una vera e propria performance creativa, capace di emozionare e sorprendere gli spettatori.

La presenza degli studenti del Liceo Cassini, del Polo Tecnologico e del Liceo Vieusseux ha ulteriormente arricchito l’atmosfera, portando freschezza, energia e la dimostrazione concreta di come il teatro possa diventare luogo di incontro tra generazioni, culture e storie.

Molto atteso ora il prossimo appuntamento del festival: sabato 13 dicembre, quando a Cervo arriverà per la prima volta il poeta e scrittore Giuseppe Conte, intervistato da Patrizia Milanese sul suo ultimo romanzo “Nessuno può uccidere Medusa“, ed. Bompiani.

Un nuovo momento di grande rilevanza culturale, che conferma Cervo come uno dei centri più vivaci e illuminati della scena letteraria ligure.