riviera trasporti

Una nostra lettrice ha segnalato in serata al nostro giornale l’ennesimo disservizio da parte di Riviera Trasporti S.p.A., un problema che negli ultimi giorni si sta ripetendo con frequenza a Sanremo.

La Provincia di Imperia, dal canto suo, titolare del contratto con Riviera Trasporti per il trasporto pubblico locale, ha intensificato i controlli nell’ultimo mese. Secondo quanto riferito dal consigliere Gabriele Amarella, le recenti criticità registrate nella città dei fiori sarebbero principalmente dovute a guasti meccanici su diversi autobus, che costringono i mezzi a restare fermi in attesa di riparazioni.

“Abito a Sanremo”, racconta, “e mia figlia frequenta il Liceo Cassini, per cui la mattina, per andare a scuola deve prendere necessariamente il bus urbano linea 14/6 (Percorso Coldirodi – Autostazione Piazza Colombo), che solitamente passa intorno alle 7:10 alla fermata più vicina da casa (la prima partenza da Coldirodi è prevista alle ore 7:00). Al di là di corse saltate, fatto già ripetutosi ben due volte nella scorsa settimana, stamattina addirittura il bus ha proseguito la marcia senza arrestarsi, nonostante alla fermata ci fossero in attesa mia figlia ed un’altra studentessa. L’autista ha fatto un cenno con la mano, per indicare che a suo dire non vi era posto a bordo. In effetti l’autobus è ogni mattina stipato all’inverosimile di studenti e di persone che scendono dalla frazione di Coldirodi per andare al lavoro (peraltro in barba ad ogni più elementare norma di sicurezza del trasporto)”.

“Considerato che da Coldirodi e per via Padre Semeria non transita alcun altro autobus all’infuori del 14/6, che quello delle 7:00 è un orario di punta ed a quell’ora vi è un’unica corsa che permette a studenti e lavoratori di arrivare per tempo a scuola e sul posto di lavoro, non sarebbe il caso di approntare idonee misure organizzative (un autobus di dimensioni maggiori? Una corsa aggiuntiva?) per non penalizzare ingiustamente i residenti di Coldirodi e di via Padre Semeria e permettere così agli studenti di non assentarsi da scuola o comunque di perdere ore di lezione ed a chi lavora di non arrivare in ritardo al lavoro?”, suggerisce la residente.

“È superfluo rimarcare che parliamo di attività essenziali per le persone e di un servizio, quello del trasporto pubblico locale, di primaria importanza per la collettività; servizio, peraltro, che viene pagato dall’utenza a fronte di una prestazione, da parte della RT, assolutamente scadente (poche corse che per giunta a volte non vengono effettuate, autobus che non si fermano, mezzi di trasporto spesso vecchi, sporchi e fatiscenti). Quello che accade si commenta da sé e – purtroppo – non rappresenta certo una novità. Le istituzioni coinvolte penseranno mai di intervenire seriamente, considerata l’ormai più che nota sussistenza e rilevanza del problema?” conclude la lettera.