La cerimonia del Premio letterario internazionale “Antonio Semeria” sezione Saggistica, si è tenuta del Teatro del Casinò di Sanremo, dove come ha ricordato il presidente del Premio, Stefano Zecchi, “il Casinò di Sanremo ha ormai una grande, lunga tradizione di interesse per la cultura e la letteratura, e questo premio è uno dei tanti aspetti dell’attività del Casinò. Io sono lieto di essere Presidente, perché ogni anno abbiamo un parterre di grande rilievo che testimonia il lavoro culturale portato avanti dalla Casa da Gioco”.
All’apertura della cerimonia sulle note di Diego Campagna, musicista chitarrista classico conosciuto a livello mondiale, sono stati assegnati il Premio alla carriera e i Gran Trofei. I riconoscimenti sono andati al saggista Aldo Giovanni Ricci, ad Antonio Caprarica per Kate e la maledizione del Wales (Sperling & Kupfer), a Roberto Giacobbo per La storia alternativa del mondo (Mondadori) e a Filippo La Porta per Elogio della vita ordinaria (Il Saggiatore). Il premio per la letteratura internazionale è stato conferito a Olivia Crosio per la traduzione dell’opera La ballerina di Auschwitz di Edith Eva Eger (Corbaccio).
Dichiara Zecchi: “Un premio non è quello che premia il più bravo, ma quello che riconosce l’attenzione a un lavoro. Il bello di ricevere premi è che c’è qualcuno che ama ciò che fai”.
Il sindaco Alessandro Mager commenta: “Il Premio non è soltanto un riconoscimento al merito degli autori e all’importanza della saggistica come strumento di conoscenza e approfondimento, ma anche un’occasione per ribadire quanto la cultura sia motore di identità”.
Durante la cerimonia, condotta dal giornalista e scrittore Mauro Mazza, è stato conferito il Premio alla carriera ad Aldo Giovanni Ricci, che ha ricordato il proprio percorso professionale e ha condiviso una riflessione: “I premi alla carriera sono sempre un punto d’arrivo, ma spero che sia anche un punto di partenza per qualche altra impresa”. Lo studioso ha poi annunciato un nuovo progetto di ricerca: “Sto lavorando a un saggio su Daniel Defoe e l’uomo moderno, perché in quei romanzi si delinea già il profilo del borghese dell’Ottocento e del Novecento”.
Riflettendo sul valore della memoria, Ricci aggiunge: “Viviamo in tempi turbolenti, ma credo che bisogna rafforzare lo studio della storia, non solo quella contemporanea ma anche quella antica, perché spesso le ripetizioni che si ritrovano sono impressionanti”.
Tra i premiati anche Roberto Giacobbo, che afferma emozionato: “Mi sento onorato perché il Premio Semeria è importante, e riceverlo qui a Sanremo, in questo teatro così bello, mi fa un enorme piacere. Ritrovarmi con Mauro Mazza, un vecchio amico con cui ho iniziato alla radio tanti anni fa, è un’emozione”.
Giacobbo sottolinea l’importanza del sapere: “È importantissimo leggere, scrivere e conoscere la storia, perché l’esperienza che facciamo studiandola ci aiuta ad affrontare meglio i problemi di oggi. Come diceva un saggio greco, chi è intelligente impara dall’esperienza altrui, chi è normale anche dalla propria, ma chi è poco intelligente crede di sapere già tutto. Noi dobbiamo imparare molto ancora”.
Finalisti della sezione Saggistica (in ordine alfabetico):
- Rosanna Romanisio Amerio – Il signor armistizio non lo conosciamo (Edizioni Solfanelli)
- Michele Bergantin, Gordiano Lupi – Tutto Avati (Il Foglio)
- Claudio Doliana – Stava l’altra storia (Reverdito)
Menzione d’onore a Francesca Marzia Esposito per Ultracorpi (Minimum Fax).
Premio “Targa della Prefettura” a Paolo Ghibaudo per 8 settembre 1943. I segreti svelati (Idrovolante Edizioni).
Riconoscimento all’editoria e alle istituzioni culturali alla Fondazione Francesco Biamonti.
La cerimonia, moderata dal giornalista, saggista e scrittore Mauro Mazza, con l’apporto di Paola Monzardo, Carlo Sburlati, prof. Francesco De Nicola, prof. Aldo Mola, Marino Magliani, Matteo Moraglia, Marco Mauro, Mauro Grondona e Marzia Taruffi, è gemellata con il premio “Luccautori”.
Il premio, che si onora della presidenza del prof. Stefano Zecchi, è intitolato ad Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico ed editore, scomparso nel 2011. Nominato presidente del Casinò negli anni ’80, promosse la nascita dei “Martedì letterari”, prosecuzione dei “Lunedì letterari” di Luigi Pastonchi, sostenendo le iniziative culturali e l’immagine della Casa da Gioco come salotto letterario e centro ludico.
Albo d’onore del Premio: Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Mauro Mazza, Gennaro Sangiuliano, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Mara Fazio, Bruno Morchio, Mario Vattani, Saverio Simonelli, Enrico Vanzina, Mario Baudino, Elena Pontiggia, on. Riccardo Nencini, Maurizio Maggiani, Pupi Avati, sen. Elena Cattaneo, Carlo Miccichè, Claudio Paglieri, mons. Giulio Dellavite, Carmine Abate, Giuseppe Lupo, Maurizio De Giovanni, Federico Palmaroli, Alessandro Rivali, Silvio Orlando, Raffaele Nigri, Mario Maffucci, Lucia Esposito e Alain Elkann.
Premi “Semeria” alla carriera: prof. Giuseppe Conte, prof. Francesco Sabatini, prof. Aldo A. Mola, prof. Vittorio Coletti, prof. Franco Cardini, prof. Gianni Oliva e prof. Gianluigi Beccaria.
Il comitato d’onore del Premio è così composto: presidente S.E. il signor prefetto di Imperia, dott. Antonio Giaccari; il signor questore dott. Andrea Lo Iacono; il sindaco di Sanremo, avv. Alessandro Mager; l’assessore alla cultura, avv. Enza Dedali; l’ammiraglio Sergio Liardo; il magnifico rettore, prof. Federico Delfino; il presidente del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux di Firenze, on. Riccardo Nencini; il dott. Gennaro Sangiuliano, scrittore e saggista; il dott. Demetrio Brandi, direttore artistico del Luccautori; il senatore avv. Gianni Berrino; il provveditore agli studi di Imperia, prof. Roberto Campagna; e il cda del Casinò di Sanremo, composto dal presidente e amministratore delegato dott. Giuseppe Di Meco e dai consiglieri dott.ssa Sonia Balestra e arch. Mauro Menozzi.
La giuria tecnica è così formata: presidente Matteo Moraglia, storico; presidente onorario il prof. Francesco De Nicola, docente di letteratura contemporanea all’Ateneo genovese. Membri: prof.ssa Elisa Rosa Giangoia, docente, scrittrice e saggista; Paola Monzardo Semeria; dott.ssa Donatella Salucci; dott. Armando Nanei; dott. Giuseppe Felice Peritore; il giornalista Mauro Mazza, già direttore del Tg1, scrittore e saggista; prof. Aldo A. Mola; lo scrittore Mario Baudino; il giornalista Carlo Sburlati, già patron del Premio Acqui Storia; lo scrittore Marino Magliani; dott. Marco Mauro, medico chirurgo e appassionato storico; avv. prof. Tito Lucrezio Rizzo; prof. Mauro Grondona; dott. Fabrizio De Ferrari, giornalista ed editore; e dott.ssa Marzia Taruffi, responsabile dell’Ufficio stampa e cultura della Casa da Gioco, segretario generale del Premio.
Dott. Aldo Giovanni Ricci – Premio alla carriera
Nato a Novara nel 1943, in servizio dal 1967 negli Archivi di Stato, dal 2004 al 2009 Aldo Giovanni Ricci è stato sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato, dove ha organizzato mostre storico-documentarie, di arte contemporanea e convegni di studio. Docente all’Università di Pisa, alla Facoltà di Lettere dell’Università Guglielmo Marconi e alla San Pio V di Roma, ha tenuto lezioni alla Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma. Presidente dell’Associazione di studi sismondiani dal 2012, è accademico pontificio ad honorem. Dal 1970 autore di monografie su Bucharin, Kautsky, Garibaldi e Mazzini, ha pubblicato numerosi saggi, tra cui La Repubblica. L’aspirazione secolare a governarsi da sé e Marx tra formule, dialettica e profezie. La magnifica illusione. Dal 1975 al 2002 è stato redattore-autore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, curando opere come I verbali del Consiglio dei ministri, luglio 1943 – giugno 1940 (dieci volumi, cinque tomi), pubblicati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (1944-1998), e l’Introduzione ai verbali del Consiglio dei ministri, maggio 1948 – luglio 1953, curati da Francesca Romana Scardaccione (tre volumi). Collaboratore di quotidiani e riviste (Il Messaggero, Avanti, L’Indipendente, Il Tempo, Mondo Operaio, Nuova storia contemporanea, Libro aperto), fu tra i fondatori del mensile Storia in rete (2005-2025). Nel 2024 ha pubblicato Elogio della storia. L’Italia nella guerra civile europea 1914-1953, con prefazione di Ernesto Galli della Loggia, un vivido richiamo al recupero della memoria come bussola per l’avvenire.
Dott. Antonio Caprarica
Antonio Caprarica (Lecce, 1951) è stato per quasi quindici anni corrispondente della Rai da Londra. La sua conoscenza della società britannica è di livello documentale. Per la Rai è stato inviato di guerra in Afghanistan e Iraq e corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca e Parigi. Ha lavorato nella carta stampata come commentatore politico per l’Unità e Epoca, poi come condirettore di Paese Sera e, in radio, come direttore dei Giornali Radio Rai e di Radio 1. Per la sua attività ha ricevuto i più prestigiosi premi giornalistici. È autore di saggi, racconti di viaggio e romanzi. Tra i suoi titoli di maggior successo, pubblicati da Sperling & Kupfer: Dio ci salvi dagli inglesi… o no?!, C’era una volta in Italia, Il romanzo dei Windsor, Il romanzo di Londra, Intramontabile Elisabetta, L’ultima estate di Diana, Royal Baby, La regina imperatrice, Elisabetta. Per sempre regina. La vita, il regno, i segreti, William & Harry e Carlo III.
Dott. Roberto Giacobbo
Roberto Giacobbo (Roma, 12 ottobre 1961) è conduttore televisivo, autore e scrittore italiano, nonché docente universitario. Laureato in economia e commercio, ha iniziato la sua carriera come autore radiofonico nel 1984 per Radio Dimensione Suono (RDS). Nel 1994 è autore di Mezzogiorno in famiglia e Pomeriggio in famiglia (Rai 2), programmi di Michele Guardì. È autore e conduttore del programma Freedom – Oltre il confine su Italia 1 (dal 2018, successivamente anche su Rete 4 e Focus). In passato ha curato Misteri su Rai 3, La macchina del tempo su Rete 4, Stargate – Linea di confine su La7 e Voyager su Rai 2.
Tra i suoi libri ricordiamo Il segreto di Leonardo. Sulle tracce di Maria (Rizzoli, 2005) e, per Mondadori, 2012. La fine del mondo? (2009), Templari. Dov’è il tesoro? (2010), Aldilà. La vita continua? (2011), Da dove veniamo? (2012), Conosciamo davvero Gesù? (2013), il romanzo La donna faraone (2014), Città segrete (2015) e Le carezze cambiano il DNA (2016). Il suo ultimo libro è Storia alternativa del mondo.
Prof. Filippo La Porta
Filippo La Porta è critico letterario e saggista. Collabora regolarmente con la Repubblica e l’Unità. Insegna alla Scuola Holden di Torino, all’Università Luiss e alla scuola Molly Bloom di Roma. Tra le sue numerose pubblicazioni si segnalano: L’arte del riassunto (Treccani, 2024), Splendori e miserie dell’impegno. L’impegno civile degli scrittori da Manzoni a Murgia (Castelvecchi, 2023), Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro (Edizioni Salerno, 2021 – tradotto in Messico), Poesia come esperienza. Una formazione nei versi (Fazi, 2013), Pasolini (Il Mulino, 2012) e La nuova narrativa italiana (Bollati Boringhieri, 1995).







