Riforma sanità ligure

Come anticipato da Riviera Time nell’intervista di ieri al consigliere regionale del Pd e vicepresidente della Commissione Sanità, Enrico Ioculano, era questione di tempo: la giunta regionale, guidata da Marco Bucci, proprio nella giornata di ieri ha dato il via libera alla riforma del sistema sanitario ligure.

Il disegno di legge approvato dall’esecutivo rappresenta il primo passo di una trasformazione profonda, destinata a ridisegnare l’intera organizzazione sanitaria della Liguria.

Cosa succede adesso

Il testo dovrà ora passare al vaglio delle commissioni e successivamente del Consiglio regionale, prima di approdare ai ministeri della Salute e dell’Economia per i necessari passaggi istituzionali. L’obiettivo della giunta è portare la riforma in commissione regionale già nelle prossime settimane, per farla partire ufficialmente il 1° gennaio 2026 per allineare i bilanci. Secondo quanto dichiarato dal presidente la piena operatività è attesa entro sei mesi o un anno dall’avvio.

Le novità della riforma

Il cuore della riforma è la creazione di un’unica Asl ligure che sostituirà le attuali cinque Asl (Imperia, Savona, Genova, Tigullio e La Spezia). Queste ultime diventeranno aree operative, con al loro interno gli ospedali provinciali, fatta eccezione per Genova. A coordinare l’intero sistema sarà un supermanager, la cui nomina è prevista entro la fine di dicembre. Con ogni probabilità, il nuovo dirigente arriverà da fuori regione.

Parallelamente, verrà istituita anche un’Azienda ospedaliera metropolitana (Aom), che comprenderà il Policlinico San Martino, il Villa Scassi di Sampierdarena e, in futuro, la struttura di Erzelli. Il Galliera, invece, manterrà la propria autonomia con un consiglio di amministrazione indipendente.

Centrale unica del 118

Un’altra novità riguarda il servizio di emergenza: le centrali operative del 118 saranno accorpate e centralizzate a Genova. Il processo è già iniziato con l’integrazione del 118 del Tigullio in quello genovese. Entro pochi giorni, inoltre,  in Asl4 entrerà in funzione anche il numero unico 116117 per le emergenze non urgenti.

L’opposizione: “Una riforma che non risolve i problemi dei cittadini”

Le forze di opposizione hanno reagito compatte, criticando duramente il provvedimento. “La riforma presentata dal presidente Bucci si concentra solo sugli aspetti di governance e non affronta le vere criticità del sistema – affermano i capigruppo di opposizione in Regione Liguria: Armando Sanna (Pd), Selena Candia (Alleanza Verdi e Sinistra), Stefano Giordano (M5S) e Gianni Pastorino (Lista Orlando presidente) –. Non neghiamo la necessità di razionalizzare alcuni processi, ma riteniamo che nessuna revisione organizzativa possa da sola migliorare la qualità dei servizi. Senza un confronto con i territori, i lavoratori e le rappresentanze dei cittadini, si rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già oggi molto complessa”.

Le opposizioni hanno annunciato che nei prossimi giorni presenteranno una controproposta, chiedendo che venga esaminata prima dell’approvazione definitiva del testo.