video
play-rounded-outline
08:28

Al Forte dell’Annunziata di Ventimiglia si guarda oltreconfine. Si è svolta infatti la tavola rotonda del progetto “Resilient Borders”, dedicata al miglioramento della mobilità tra Italia e Francia.

“Siamo qui per fare il punto sulle problematiche e le soluzioni per l’interconnessione tra Italia e Francia”, ha esordito il sindaco Flavio Di Muro, aprendo i lavori.

Il primo cittadino ha ricordato gli interventi in corso al valico di Ponte San Ludovico, gestiti da Anas, come esempio concreto della necessità di potenziare tutte le arterie stradali, autostradali e ferroviarie che collegano i territori di confine.

“Pensiamo ai 15.000 frontalieri che ogni mattina si alzano per lavorare in Francia o nel Principato di Monaco”, ha continuato Di Muro, “pensiamo anche al nostro turismo di prossimità, agli amici francesi che vengono a fare acquisti nei nostri negozi. Sono due popolazioni che da secoli condividono legami familiari, sportivi e sociali”.

Il sindaco ha poi ribadito la volontà dell’amministrazione di attrarre risorse europee per progetti strategici: “Siamo pronti e capaci di intercettare fondi europei per studi e ricerche che portino a soluzioni durature, con l’obiettivo di rendere Ventimiglia una città internazionale, all’altezza della sua vocazione di confine”.

Cooperare per risolvere i problemi su autostrada e treni

Dalla parte francese è intervenuta Laurence Navalesi, consigliera metropolitana della città di Nizza, che ha sottolineato l’importanza del progetto per i cittadini italiani che ogni giorno si spostano oltre frontiera.

“Questo progetto per noi è molto importante perché abbiamo tantissimi italiani che vengono e hanno il problema del trasporto. Vediamo bene i problemi sulle autostrade e i problemi dei treni”, ha detto Navalesi, “anche se grazie al nostro ministro Tabacci e al vostro ministro dei Trasporti abbiamo potuto già avere l’apertura del tunnel di Tenda quest’estate, che era attesa da anni”.

Navalesi ha inoltre ricordato i progressi ottenuti grazie alla collaborazione tra Regione Sud, Metropoli di Nizza e Ministero dei Trasporti Dabarò, che hanno portato a un aumento della frequenza dei treni tra Nizza, Ventimiglia e Monaco, dove ogni giorno si spostano circa 40.000 lavoratori.

“È un risultato importante e i rapporti tra i sindaci, in particolare tra Flavio Di Muro e Christian Estrosi, presidente della metropoli, sono ottimi e costruttivi”, ha sottolineato.

Un autobus transfrontaliero per i lavoratori

Sul fronte della mobilità urbana è intervenuto il consigliere comunale delegato ai frontalieri, Roberto Parodi, che ha annunciato un’iniziativa sperimentale in collaborazione con la rete francese di autobus Zest.

“Abbiamo chiesto la prolungazione della linea numero N1, che oggi si ferma a Ponte San Ludovico, per estenderla fino a Ventimiglia”, ha spiegato Parodi, “è un servizio urbano che passa ogni venti minuti: se supereremo le burocrazie tra i due Stati, potremmo attivarlo in deroga per quattro mesi”.

L’obiettivo è chiaro: “Concentrare i lavoratori sugli autobus e ridurre il traffico veicolare al confine. Se il progetto pilota funzionerà, potrà diventare permanente e risolvere molti problemi quotidiani di trasporto”.

“Dove c’è mobilità, c’è vita”

Per Lefèvre François, direttore generale della Comunità di agglomerazione della Riviera Francese, la mobilità resta il pilastro dello sviluppo territoriale: “Senza mobilità non c’è pianificazione del territorio. Dove ci sono strade, c’è vita, e dove c’è una ferrovia, c’è vita”.

Ha poi sottolineato come “Resilient Borders” rappresenti “una tappa importante della cooperazione tra Francia e Italia”, coinvolgendo 24 comuni tra Liguria e Piemonte. “Grazie al Gruppo europeo di cooperazione territoriale, oggi nelle mani dei nostri governi, potremo realizzare nuovi progetti concreti che migliorino la vita quotidiana delle persone, specialmente dei lavoratori pendolari che ogni giorno attraversano il confine”.

Nuovi treni e collegamenti internazionali

Nel corso dell’evento è intervenuto anche, in collegamento telematico, l’assessore ai Trasporti di Regione Liguria Marco Scajola, che ha annunciato ulteriori sviluppi infrastrutturali. Dopo il potenziamento della linea ferroviaria di Ventimiglia, ora portata a 3.000 Volt per consentire la circolazione dei nuovi treni, l’assessore ha anticipato un progetto di grande respiro: “Stiamo lavorando a un progetto per far arrivare i treni francesi fino a Genova, aumentando così la possibilità di collegamento con il resto del territorio italiano. In ottica turistica, si sta valutando anche un collegamento Marsiglia-Genova“.

Una frontiera che unisce

L’obiettivo comune emerso dalla giornata è chiaro: rendere la frontiera tra Italia e Francia un luogo di scambio, non di separazione. “Solo con un traffico fluido e con una collaborazione reale tra i nostri due Paesi potremo costruire un futuro di benessere per l’unico grande bacino che condividiamo”, ha concluso Lefèvre François.

Ventimiglia, ancora una volta, si conferma non solo una città di confine, ma una porta aperta su nuovi orizzonti.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Flavio Di Muro, Laurence Navalesi, Roberto Parodi e François Lefèvre.