Nella mattinata di oggi, 17 ottobre, si è tenuta una riunione presieduta dal prefetto di Imperia, Antonio Giaccari, in materia di prevenzione amministrativa antimafia, alla quale hanno partecipato il questore Andrea Nicola Lo Iacono, il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Simone Martano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Omar Salvini, il capo centro della Direzione investigativa antimafia colonnello Maurizio Panzironi e i componenti del Gruppo interforze antimafia (G.I.A.), operativo presso la sede territoriale di Imperia.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per fare un punto di situazione sull’azione di prevenzione amministrativa sul territorio, con un focus specifico sull’attività del Gruppo interforze antimafia, organismo costituito in Prefettura, cui partecipano attivamente tutte le forze di polizia statali e la Direzione investigativa antimafia, quale luogo privilegiato di analisi e approfondimento delle complesse dinamiche che riguardano il sistema degli appalti pubblici, i relativi flussi di denaro e le ingerenze illecite sul mercato.
Nel corso dell’incontro si è evidenziata la costante attenzione della Prefettura, delle forze dell’ordine e del G.I.A. nei confronti di ogni procedimento finalizzato alla realizzazione di opere pubbliche, sottolineando la sinergica azione congiunta, svolta nel rispetto delle rispettive competenze, tra Prefettura, Questura, comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e DIA, per ogni concreta risposta dello Stato a tutela dell’economia legale, della libera concorrenza e del buon andamento dell’amministrazione pubblica.
Particolare attenzione è stata poi dedicata agli strumenti pattizi per effettuare controlli ancora più incisivi sugli appalti per la realizzazione di opere pubbliche di maggiore importanza che interessano la provincia, controlli non solo documentali ma anche con accessi interforze nei cantieri, a supporto delle funzioni prefettizie di prevenzione antimafia.
In tale contesto, inoltre, sono stati assunti tra le forze di polizia interessate i necessari raccordi operativi e funzionali per dar seguito alla recente direttiva emanata dal prefetto rivolta alle amministrazioni locali, che estende il controllo antimafia anche alle attività private sottoposte ad autorizzazioni, nulla osta o atti di assenso di competenza dei Comuni.
Il continuo monitoraggio che sta svolgendo la Prefettura sta consentendo, infatti, di dar avvio al complesso sistema delle verifiche antimafia anche ai rapporti giuridici fra privati e pubbliche amministrazioni, sia che diano accesso a risorse pubbliche, sia che richiedano atti abilitativi rilasciati dagli uffici comunali.
In tale prospettiva si inquadra anche il potenziamento dei competenti uffici antimafia della Prefettura, attraverso l’assegnazione di qualificate risorse umane a ciò destinate, sotto il coordinamento del viceprefetto vicario.
“Il carattere continuamente mutevole delle tecniche e delle modalità di ingerenza nell’economia da parte delle organizzazioni criminali – ha evidenziato il prefetto – impone la massima attenzione da parte di tutte le componenti del sistema di sicurezza chiamate a concorrere, in via preventiva, dalla legislazione antimafia, a garantire la libera concorrenza fra imprese, l’ordine pubblico economico e l’affidabilità degli operatori economici”.