Operazione congiunta della Polizia Stradale di Cuneo e dei funzionari dell’Asl cuneese questa mattina nei confronti della Riviera Trasporti Piemonte, società controllata dalla capogruppo imperiese Riviera Trasporti.
I controlli, scattati all’alba e inseriti in un’indagine più ampia sulla sicurezza del trasporto pubblico locale, hanno interessato i depositi aziendali di Imperia (via Nazionale), Ceva e Ormea.
Secondo quanto emerso, sarebbero 18 gli autobus sequestrati per mancanza dei requisiti minimi di sicurezza. Nel deposito di Imperia sono stati bloccati almeno sette mezzi, mentre gli altri provengono dalle rimesse piemontesi. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo, mira a fare luce su presunte irregolarità nella manutenzione e gestione del parco mezzi.
“C’è stato un esposto, è intervenuta dalla magistratura di Cuneo, che ha sequestrato 18 pullman in maniera anticipata, prima della verifica delle anomalie”, commenta a seguito dei fatti il presidente della Provincia Claudio Scajola.
“Mi pare curioso, ci sarà il Tribunale del Riesame fra dieci giorni e vedremo. Certo è che se il provvedimento è stato fatto probabilmente hanno fatto qualche ragionamento. Ma andrebbe aggiunto un altro ragionamento: se 18 pullman si fermano facciamo un grave danno a tutti i cittadini di quel territorio che non possono andare a svolgere la loro attività scolastica o di lavoro per un sequestro preventivo”, conclude Scajola.
Durante le verifiche, gli agenti hanno controllato anche i veicoli in partenza destinati alle linee scolastiche e pendolari, provocando ritardi e disagi sulle principali tratte, tra cui Imperia–Ormea–Mondovì, Ceva–Viola–Saint Gréé e Pamparato–Roburent–Mondovì.
Nonostante le difficoltà, grazie a una gestione d’emergenza attivata in poche ore, il servizio è stato garantito, mentre per la giornata di domani è previsto l’impiego di autobus a noleggio.
Nell’ambito dell’inchiesta, cinque persone risultano indagate con le accuse di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso documentale. Le indagini sarebbero partite da segnalazioni e denunce su presunte anomalie nei controlli tecnici e nella manutenzione ordinaria dei mezzi.