casinò di sanremo

Dopo gli eventi estivi e quelli di settembre che hanno visto al Casinò di Sanremo per i Martedì Letterari Gian Luigi Nuzzi, Roberto Giacobbo, Paolo Mieli, Rosella Postorino, Carlo Cottarelli, Emanuele Filiberto di Savoia, Sebastiano Mondadori, Gian Luigi Beccaria, Lucia Esposito, Alain Elkan, Antonio Preziosi, Giovanni Paonessa, Mario Maglione con la Fondazione Murolo e Domenico Quirico continuano gli appuntamenti inseriti nella stagione autunnale dei Martedì Letterari, curati da Marzia Taruffi, che permetteranno di approfondire tematiche di grande attualità e al contempo di ricordare momenti storici e culturali di particolare interesse.

Martedì 14 ottobre ore 16.30 in collaborazione con il Gabinetto di Lettura del Vieusseux si celebra il Centenario della silloge “Ossi di Seppia” di Eugenio Montale (1925 -2025).

Relazionano il prof. Francesco De Nicola, l’on. Riccardo Nencini – Presidente del Gabinetto scientifico-Letterario del Vieusseux, il dott. Michele Rossi, direttore del Gabinetto scientifico-Letterario del Vieusseux alle ore 16.00 nel foyer verrà inaugurata l’esposizione curata dalla dott.sa Elisa Martini. Verranno esposti libri e documenti originali riguardanti la silloge provenienti dalla collezione del Gabinetto di Lettura del Vieusseux di Palazzo Strozzi a Firenze. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino a domenica 9 novembre.

Ossi di seppia è la prima raccolta di Eugenio Montale. L’opera vede una prima pubblicazione nel 1925 per mano dell’amico editore Gobetti, ed è successivamente rieditata nel 1928 con l’aggiunta di alcune poesie, sempre in linea con il tono esistenzialista e fortemente realista della prima edizione. Il titolo scelto dal poeta è espressione del sentimento di solitudine nel rapporto con la realtà che caratterizza la prima parte della sua opera. Montale rifiuta la tradizione con la fusione tra l’io poetico e il mondo naturale, così che il paesaggio ligure diventa nudo e desolato come un osso di seppia.

Il poeta non si riesce più ad utilizzare la poesia per spiegare realmente la vita e il rapporto dell’uomo con la natura: la realtà stessa appare incomprensibile e inesprimibile. Ha necessità di esprimere questa percezione negativa del suo vivere, scegliendo volutamente un paesaggio contorto e essenziale, corredato da un linguaggio poetico che si modella su questa profonda inquietudine. Solo di tanto in tanto si respira un anelito di speranza, che si frange nel “male di vivere e in liriche eterne come I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto.

Martedì 21 ottobre ore 16.30 per il ciclo “La cultura della legalità” Claudio Clemente, già Comandante dei NOCS della Polizia di Stato, presenta: “La notte di Riofreddo. La vera storia dell’operazione Soffiantini (Archivio storia).

Il 9 febbraio 1997 l’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini, veniva liberato dopo ben 237 giorni di dura prigionia trascorsi nelle mani dei suoi sequestratori. Nella vicenda di quel sequestro, si inscrive il drammatico blitz dei Nocs che costò la vita all’Ispettore Samuele Donatoni, ma che, pure nell’alto tributo di sangue pagato, contribuì a indebolire la banda, grazie alla cattura di quattro importanti esponenti della banda. A ricostruire la trama degli eventi è la voce dell’allora comandante dei Nocs, che in prima persona ha seguito l’intera vicenda e che è stato protagonista della notte di Riofreddo, avendo condotto tutte le operazioni legate al sequestro. La narrazione ha il ritmo serrato di un diario, scandito da una scarna sequenza di date; le date della memoria, ritenute significative dall’autore nel ripercorrere l’intensa attività di quei mesi, dal momento del rapimento, fino ai drammatici eventi del blitz e della cattura di Moro e dei suoi complici. Attraverso la sua testimonianza, l’autore rivendica una verità storica, ben lontana da ricostruzioni filmiche e congetturali, una verità per lungo tempo offuscata da tormentate vicende giudiziarie. Con il ricordo di Samuele Donatoni del giudice Giancarlo Caselli.

Claudio Clemente, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, è stato comandante del NOCS dal 1995 al 2003 e ha condotto numerose operazioni ad alto rischio per la liberazione di ostaggi e la cattura di pericolosi latitanti, ottenendo encomi e riconoscimenti, anche da parte di organismi di sicurezza internazionale (CIA, FBI, SECRET SERVICE), per l’impegno profuso nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.

Martedì 28 ottobre ore 16.30 Il prof. Aldo Mola presenta 1925 Verso il regime (Bastogilibri 2025).

Tra il giugno 1924 e l’inizio del 1926, Benito Mussolini, presidente del Consiglio dei ministri, avviò la svolta dal sistema pluripartitico a quello di partito unico. Il Gran Consiglio del fascismo rimase organo di partito, privo di personalità giuridica. Mussolini fu facilitato dalle opposizioni che disertarono la camera dei deputati (“Aventino”) e non offrirono a Vittorio Emanuele III alcun appiglio costituzionale per revocare il “duce”. In parlamento Mussolini alternò toni aggressivi a dialoganti, ottenne il consenso di non fascisti e varò leggi molto attese, come il diritto di voto amministrativo femminile, la “battaglia del grano” e il credito fondiario. La legge sull’appartenenza dei pubblici impiegati ad associazioni, che impegnò il Parlamento per l’intero 1925, determinò l’autoscioglimento della massoneria. Seguirono lo scioglimento dei partiti e dei sindacati antigovernativi, decadenza dei deputati aventiniani anti-governativi e controllo poliziesco di cittadini. Il governo mussoliniano fu assecondato da quelli esteri e dalla Chiesa cattolica, che nel 1925 celebrò l’Anno Santo col favore del fascismo.

ll volume è pubblicato dall’Associazione di studi storici “Giovanni Giolitti” e dall’Associazione di studi sul Saluzzese, con adesione di: Comando Militare Esercito Piemonte, Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, Gruppo Croce Bianca (Torino), Centro Studi Piemontesi, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Istituto di Studi Politici Giorgio Galli (Milano), Annali della Nobiltà Italiana, Comitato di Cuneo dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e Comune di Torre San Giorgio (Cn).

Aldo Alessandro Mola (Cuneo, 1943) storico e saggista, dal 1967 ha pubblicato opere sul Partito d’azione, sul Risorgimento, sull’unificazione nazionale e i suoi protagonisti (Mazzini, Garibaldi, i re d’Italia). Per Bompiani ha pubblicato Storia della monarchia in Italia (2002), le biografie di Silvio Pellico (2004) e di Giosuè Carducci (2006) e Storia della massoneria in Italia (2018). Il suo Giovanni Giolitti (2003) è nei Classici della Storia Mondadori. Contitolare della Cattedra Théodore Verhaegen dell’Università Libera di Bruxelles, nel 1980 è stato insignito della Medaglia d’oro di benemerito della cultura. Nel 2017 ha concorso alla traslazione a Vicoforte delle salme di Vittorio Emanuele III e della regina Elena.

Martedì 4 novembre ore 16.00 in collaborazione con l’orchestra Sinfonica di Sanremo si terrà l’evento “Vico dei Miracoli” di Marcello Veneziani in occasione dei 300 anni dalla pubblicazione della prima edizione deiPrincipi di una scienza nuova intorno alla natura delle nazioni per la quale si ritrovano i principi di altro sistema del diritto naturale delle genti.

Il momento culturale prevede il reading musicale con Marcello Veneziani, Luca Violini voce recitante e il maestro Francesco Nicolosi al pianoforte. Il Martedì Letterario è stato inserito nel programma dell’Università delle Tre Età di Sanremo e sancisce l’inaugurazione del ciclo di lezioni autunnali.

Sabato 8 novembre ore 16.00 si terrà la Cerimonia del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria- Sezione Saggistica

Partecipano, tra gli altri, Antonio Caprarica, Luigi De Magistris, Roberto Giacobbo, Filippo La Porta, Aldo Ricci.

Martedì 11 novembre ore 16.30 in collaborazione con ass. Nazionale Marinai d’Italia Marco Panella presenta il libro: Io sono Elettra – Storia d’amore tra Guglielmo Marconi e la sua nave Elettra. (Rai Libri). Partecipa il Presidente naz. Marinai d’Italia, Ammiraglio Pierluigi Rosati.

Armeggiando con la vela davanti alla costa livornese, ancora ragazzo, Guglielmo Marconi non può saperlo, ma la sua sarà una storia di mare. Livorno, la Manica, la regata di Kingstown, la Coppa America, l’oceano solcato tra la Cornovaglia e Terranova, gli esperimenti sul “Carlo Alberto”, la sua radio che salva vite dai naufragi. Poi c’è lei. Quando la incontra, nel 1919, Guglielmo è un uomo maturo, imprenditore di successo, italiano tra i più noti al mondo. Lei è più giovane, ha avuto una vita intensa e non ha ancora incontrato l’uomo della sua vita. È bellissima. Un colpo di fulmine. Lui la vede e capisce. Ha incrociato quella parte di destino che ancora gli mancava. La compra subito: un panfilo sulla cui fiancata, in alto a destra, c’è scritto “Rovenska”. Così si chiama, ma tutti hanno diritto a una seconda vita. Anche lei. Lei sarà “Elettra” e questo libro è la storia mai raccontata di quel grande amore.

Marco Panella (Roma, 1963), giornalista, curatore di mostre e festival culturali, esperto di storia del costume italiano, è un osservatore della Space Age vecchia e nuova e studia il perimetro etico dell’AI. Ha pubblicato Il cibo immaginario. Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola, Pranzo di famiglia. Una storia italiana, Fantascienza. 1950-1970 L’iconografia degli anni d’oro, il thriller Tutto in una notte e la raccolta di racconti Di sport e di storie.

Martedì 18 novembre ore 16.30 la rassegna si chiude con un doppio appuntamento di particolare rilievo culturale. il prof Alfonso Celotto presenta l’opera: Indissolubile (Mondadori) e l’avv. Giulia Guerrini presenta il romanzo: Il Rosso e il Viola (Mondadori) .

Novembre 1970. La Camera dei deputati sta per approvare una delle norme più tormentate della nostra storia: la legge sul divorzio. In Italia, infatti, fino ad allora, il matrimonio era “indissolubile”. Il giovane dott. Ciro Amendola, appena assunto al Ministero, segue direttamente questa vicenda, a lui molto cara per ragioni familiari e di passione sportiva. A suo tempo, aveva infatti seguito le vicissitudini amorose di Fausto Coppi, che non aveva potuto vivere liberamente la travolgente passione d’Amore con la sua Giulia, la Dama Bianca, soltanto perché erano entrambi sposati. Il dott. Amendola affronta la vita ministeriale con grandi aspettative, ma dentro di lui cova un forte malessere: il suo io-profondo, Ciro, si sente solo e spaurito in un mondo troppo complesso. Le sorprese non mancheranno. Nei palazzi romani, i grandi protagonisti della politica si muovono circospetti come in una partita a scacchi, cercando accordi, mediazioni, sferrando attacchi inaspettati. Il dott. Amendola, suo malgrado, si trova a essere la pedina segreta in un gioco più grande di lui. Nel mezzo dell’avventura professionale, il giovane Ciro vive anche un tormento del cuore: avvicinarsi alla giovane e introversa Serena, studentessa di scienze politiche, oppure all’avvenente e spregiudicata signora Monica, peraltro moglie del suo capo? A cinquant’anni di distanza, Alfonso Celotto rievoca con passione e ironia il clima sociale e politico della settimana decisiva per la votazione finale della legge, ricostruendo con grande accuratezza sia i flebili tentativi dei conservatori sia le ambigue titubanze dei progressisti. Un romanzo sul conformismo e sulla lotta per l’evoluzione sociale, su come un ragazzo perbene possa coltivare la fiducia di incidere sui destini di una Nazione. Un romanzo che racconta come, alla fine, si possa riuscire a mettere ordine in un apparente disordine.

Alfonso Celotto, nato in provincia di Napoli, è avvocato e insegna Diritto costituzionale nell’Università “Roma tre”. Ha lavorato come Capo di gabinetto e Capo Ufficio legislativo di vari ministri. Viene spesso chiamato da giornali, radio e televisioni come esperto di burocrazia e di istituzioni. Attivo su social network e piattaforme digitali per avvicinare soprattutto i giovani alla comprensione e al rispetto della nostra Costituzione.

Tra i suoi libri: Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale (Mondadori, 2014), La Corte costituzionale (il Mulino, 2018), È nato prima l’uomo o la carta bollata? (RaiLibri, 2020), L’enigma della successione (Feltrinelli, 2021), Fondata sul lavoro (Mondadori, 2022), La Costituzione presbite (Bompiani, 2022), Sudditi. Diritti e cittadinanza nella società digitale (Giuffrè, 2023).

Il Rosso e il Viola di Giulia Guerrini.

Tra i vicoli di Napoli avvengono dei rapimenti inspiegabili. Le vittime, tutte donne, non sembrano avere niente in comune, fatta eccezione per l’aspetto: pelle chiarissima, labbra carnose e lunghi capelli rossi. Così belle da sembrare le protagoniste di un dipinto. Chi le ha sequestrate senza far loro neppure un graffio? E perché le ha restituite alle famiglie senza chiedere un riscatto? Il sovrintendente Viola Lunardi ha l’incarico di indagare su un caso che le appare sin da subito paradossale. Nonostante il suo brillante talento deduttivo, Lunardi è in un’impasse che non riesce a superare neppure al sacco da boxe o di fronte a un Margarita ghiacciato, sue personali forme di meditazione. L’inchiesta si rimette finalmente in moto quando sulla scena irrompe Elena Pulleri, studentessa dell’Accademia di Belle Arti dalla chioma fiammante. Il sovrintendente non ha dubbi: la ragazza sarà la prossima vittima, il suo lasciapassare per risolvere il mistero. Ma la verità questa volta è più sfumata. Il primo giallo di Giulia Guerrini segna il debutto di una poliziotta dal carisma irresistibile, una donna decisa e allo stesso tempo fragile, che da troppo tempo cerca di tappare i buchi di una vita familiare e sentimentale complicata. Viola Lunardi non teme il giudizio della gente, è disposta a sporcarsi le mani e a mettere in discussione le regole – persino il concetto stesso di giustizia – pur di raggiungere la verità.

Giulia Guerrini, viterbese classe ’85, è avvocato giuslavorista, specializzata in relazioni industriali e in situazioni aziendali complesse. Ha tre figlie con nomi di dee greche e un cane con il nome di un vento. Ama tutto lo sport e in particolare il canottaggio. Curiosa, sorridente, grande lettrice, è appassionata di teatro e di stelle e tarocchi, che studia e interroga anche per gli amici.