Rezzo oggi si è vestita a festa, trasformando le sue bellezze in un percorso tra arte, natura e storia, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno.
Il borgo del Parco delle Alpi Liguri, immerso nei primi scorci dorati della stagione autunnale, ha accolto i visitatori fin dal mattino, con il principale punto di accoglienza nel piazzale della celebre “Pagoda”, all’ingresso del paese per chi sale da Pieve di Teco. Da lì, un itinerario ricco di tappe ha condotto i partecipanti al castello Clavesana, i cui ambienti interni sono stati aperti in via straordinaria agli iscritti FAI, e alla vicina parrocchiale di San Martino del XVII secolo.
Il percorso(da seguire non per forza in modo lineare) è proseguito lungo i caruggi decorati da figure apotropaiche e murales, fino alla cappella di San Bernardo, punto più alto del borgo, dove gli affreschi del pittore Pietro Guido da Ranzo si fondono con la vista panoramica sulla valle. Scendendo verso la piazza del Municipio, i visitatori hanno potuto incontrare alcune realtà artigiane del territorio: la famiglia Gualtieri, viticoltori e titolari dell’unica azienda vitivinicola del Parco, una scalpellina di Cenova con una dimostrazione sull’antica arte della pietra, e alcuni artigiani cestai, a testimoniare una tradizione ancora viva.
Non sono mancati momenti dedicati alla natura, con un approfondimento sul bosco di Rezzo e i suoi tesori nascosti. Un breve percorso ha poi condotto alla cappella dell’Ospedale, anch’essa affrescata da Pietro Guido da Ranzo.
Tra i luoghi più suggestivi della giornata, il santuario di N.S. del Santo Sepolcro e di Maria Bambina, immerso nel bosco sopra il paese e raggiungibile a piedi o in navetta. Qui, nel pomeriggio, lo storico dell’arte Alfonso Sista ha tenuto la relazione “Itinerari d’arte nel Comune di Rezzo”, mentre poco distante, all’Agriturismo Cornus, i giovani allevatori hanno raccontato la loro vita tra capre, asini e mucche di razza Cabannina, Presidio Slow Food.
Il castello dei marchesi di Clavesana, insignito nel 2018 del premio “La Cervara” come miglior restauro conservativo della Liguria, è stato uno dei punti più visitati. Aperto esclusivamente agli iscritti FAI, ha rappresentato il cuore storico del percorso: costruito sul finire del XVII secolo, domina la valle con la sua architettura elegante e una vista che abbraccia tutto il borgo.
In giornata si è avuta anche la possibilità di visitare in comitiva il borgo rurale di Cenova, noto per la tradizione dei maestri scalpellini, e alla passeggiata naturalistica al ponte “Cu Loccia”, lungo un tracciato di sei chilometri tra torrenti e ponti seicenteschi.
“L’apertura è alle 10 ma noi alle 9 avevamo già visitatori.” commenta la capo delegazione del FAI imperiese Maria Carmen Lanteri “Rezzo non è dietro l’angolo, bisogna proprio volerci venire. Un tempo era lungo vie di comunicazione importanti come la via del sale. Oggi è un po’ più defilata. Però credo sia il senso e l’obiettivo delle Giornate FAI: far conoscere il nostro territorio, la sua cultura, la natura e tutti i beni storico-artistici, con un’atmosfera di festa e di gioia. Chi è qui oggi potrà tornare, per eventualmente approfondire questo paesaggio.”
Autista d’eccezione del bus navetta verso Cenova è stato il sindaco di Rezzo Renato Adorno, che ha accompagnato i visitatori a bordo di un pulmann elettrico.
“Una bellissima esperienza per Rezzo, che è stata invasa da tantissime persone che hanno portato tanta allegria visitando un borgo bellissimo. Sono contento, come amministrazione siamo tutti a disposizione e speriamo che il FAI continui anche in futuro a collaborare con il Comune di Rezzo.”
Nel video le immagini della giornata a Rezzo e le parole di Maria Carmen Lanteri.