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Nei giorni scorsi, Riviera Time ha incontrato lo storico caposquadra del reparto di Taggia, Sandro Cerri, il quale, ai nostri microfoni, ha espresso un giudizio netto e critico sullo stato dei sentieri escursionistici, non solo nel Comune di Taggia, ma sull’intera Valle Argentina.

Secondo le segnalazioni raccolte, diversi tratti dei sentieri si trovano in condizioni problematiche, con manutenzione insufficiente e criticità che rendono difficile l’accesso e la fruizione in sicurezza per escursionisti e residenti.

Non si tratta di una questione nuova. Già lo scorso anno la Protezione Civile e l’Antincendio Boschivo di Taggia aveva provveduto a riposizionare su tutto il territorio comunale le segnaletiche fatte a mano (realizzate in lingua italiana e dialetto taggiasco), segnalando – prima e durante – numerosi danni arrecati.

“Sono entrato in Protezione Civile nel ’90, ma il primo incendio che ho spento l’ho fatto quando avevo 16 anni”, racconta il caposquadra, che punta il dito, oltre che sull’incuria e sugli atti di vandalismo, in particolare sulla presenza massiccia delle moto sui camminamenti.

“So che mi farò dei nemici e non mi interessa niente, ma mi spiace che adesso stanno rovinando tutti i sentieri con le moto. Nel comune di Taggia, ma anche negli altri comuni, mi dicono che è più o meno la stessa cosa. Bisogna darci un taglio ed è ora di finirla!” denuncia Cerri.

Alcuni sentieri, pensati per essere percorsi a piedi dagli escursionisti, presentano buchi e fosse scavate dai pneumatici dei ciclomotori sempre più marcate. In alcuni punti, la situazione col tempo è diventata non solo potenzialmente problematica per le camminate, ma addirittura per le moto stesse.

“Non sono entrato in Protezione Civile per prendere schiaffi e insulti, ma per salvaguardare i boschi”, continua Cerri, invocando l’intervento dell’amministrazione. “Mi spiace perché nel comune di Taggia ho pulito quasi tutti i sentieri a mano e per questo dovrò essere anche operato. Ho messo tutta la segnaletica dei sentieri: sono state buttate via, pitturate e mi ci hanno pure sparato. Questa è la riconoscenza per chi perde tempo per far camminare al meglio i turisti nel paese di Taggia. Il sindaco sarebbe ora che se ne interessasse un po’, e lo dico anche se siamo amici”.

Sulla questione della presenza delle moto sui sentieri, gli fa eco pacatamente Pietro Bongiovanni, dell’associazione Protezione Civile Riviera dei Fiori di Pompeiana, membro del consiglio direttivo provinciale e a sua volta praticante di moto trial.

“Io parlo anche come presidente di un’associazione di trial”, puntualizza. “Nel nostro caso, però, è diverso. Praticamente il sindaco a noi diceva di andare a pulire un sentiero e finché vi facevamo trial i sentieri erano comunque ben tenuti. Adesso ha ragione Sandro: non ci si può più andare”.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Sandro Cerri e Pietro Bongiovanni.