Asl unica

Come anticipato ai nostri microfoni da Fabrizio Polverini, direttore sociosanitario di Asl1 Liguria, ieri pomeriggio i direttori generali delle Asl liguri sono stati convocati in Regione per un incontro informativo sulla nuova grossa riforma della sanità. Martedì, invece, era già avvenuto un confronto preliminare con i sindacati.

Riforma della sanità – Asl unica

L’idea del presidente Marco Bucci è quella di una Asl unica, che dovrebbe riassorbire le attuali cinque aziende sanitarie. All’incontro di ieri l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, ha incontrato il direttore generale del dipartimento, Paolo Bordon, insieme ai manager e ai loro staff, comprendenti direttori sanitari e amministrativi delle cinque Asl e dei tre principali ospedali della Liguria.

In un’ora e mezza, la Regione ha illustrato la riforma voluta dal governatore: un’unica azienda regionale con le cinque Asl trasformate in aree sanitarie locali. Gli attuali direttori generali assumeranno il ruolo di direttori d’area, mentre il coordinamento sarà affidato a un ‘super direttore‘ con uno staff dedicato. Rimarrà in piedi Liguria Salute, erede di Alisa, mentre è prevista la nascita di un’azienda ospedaliera genovese che comprenderà il San Martino, il Galliera e il Villa Scassi; il Gaslini manterrà invece la propria autonomia.

Si tratta di una priorità per il governatore post Toti, che intende realizzare la riforma in tempi stretti, cercando il consenso anche con opposizione e sindacati. La bozza del piano non è ancora pronta, ma l’obiettivo è la nascita dell’azienda unica già dal 1° gennaio 2026, con una legge bipartisan da approvare entro fine anno. Pare che alcune resistenze interne anche alla maggioranza abbiano rallentato il processo, mostrando la delicatezza politica della riforma.

“Al di là di tutti i discorsi che vengono fatti, c’è bisogno di un cambiamento. Ci ragioneremo insieme, ma la cosa importante è dare la sanità ai cittadini. Non ci sono modelli giusti o sbagliati, dipende da come viene applicato e dalle persone che lo applicano. Chi sarà al comando potrà portare un beneficio”, aveva commentato ieri ai nostri microfoni Fabrizio Polverini, direttore sociosanitario di Asl 1 Liguria.