casinò di sanremo

L’assemblea degli iscritti UGL Terziario, riunitasi in data 1° ottobre, ha approvato l’adozione del Codice di autoregolamentazione per i propri rappresentanti sindacali operanti all’interno del Casinò di Sanremo.

“Una scelta importante, maturata dalla nostra RSA per rafforzare i principi di etica, responsabilità e trasparenza, che riteniamo fondamentali per una rappresentanza credibile ed efficace”, commenta il sindacato. “La nostra convinzione è che principi etici condivisi possano generare valore non solo per i lavoratori, ma anche per l’azienda nel suo complesso, favorendo un ambiente più sano, collaborativo e orientato alla qualità”.

“Il nuovo codice, che si affianca allo Statuto UGL già in vigore, ha l’obiettivo di prevenire il conflitto di interessi che può sorgere quando i rappresentanti sindacali ricoprono contemporaneamente posizioni aziendali con funzioni organizzative, direttive o disciplinari. Tali sovrapposizioni – pur non essendo illegali – sono, a nostro avviso, inopportune, poiché rischiano di compromettere l’imparzialità del ruolo sindacale e generare sfiducia nei lavoratori”, afferma UGL Terziario.

“Siamo consapevoli che il conflitto di interessi non può essere completamente eliminato, ma riteniamo fondamentale riconoscerlo, dichiararlo e gestirlo in modo trasparente, per tutelare al meglio i diritti dei nostri iscritti, anche in relazione a temi delicati come il salario accessorio e le progressioni di carriera”, prosegue. “In particolare, il codice prevede limitazioni all’esercizio della delega sindacale per quei rappresentanti che:

  • manifestano interesse a partecipare a selezioni interne;
  • sono parte di transazioni o accordi individuali con l’azienda;
  • occupano posizioni organizzative ad elevata responsabilità (POER).

Non si tratta di una questione personale, ma di una scelta di principio: riteniamo che la netta distinzione tra ruoli sindacali e ruoli aziendali sia condizione imprescindibile per garantire imparzialità, trasparenza e correttezza nell’interesse collettivo”.

“‘Siamo tutti lavoratori’, si dirà. Ma è altrettanto vero che non tutti abbiamo lo stesso ruolo, mansione o salario. Ed è proprio per questo che la rappresentanza deve restare autonoma e indipendente. L’adozione del codice di autoregolamentazione è un passo concreto nella direzione della credibilità sindacale e del rinnovamento etico, che auspichiamo possa essere condiviso da tutti i soggetti coinvolti nella vita aziendale”, conclude il sindacato.