Con la fine della stagione estiva, è tempo di tracciare il bilancio dei controlli sulle acque di balneazione in Liguria.
Poco tempo fa, ai nostri microfoni, Valeria Tomei, responsabile del settore qualità delle acque del Ponente ligure, ci aveva spiegato come funziona il monitoraggio: “Ogni anno la Regione individua i punti di campionamento. In provincia di Imperia sono 86, mentre in tutta la Liguria sono 381. La norma prevede un campionamento mensile da aprile a settembre: aprile serve a verificare che la stagione balneare, che inizia ufficialmente il 1° maggio, possa partire in sicurezza. Nei tratti classificati come ‘sufficienti’ o ‘scarsi’ la frequenza raddoppia, con due controlli al mese. A questi si aggiungono i campionamenti extra, effettuati in caso di criticità, come sversamenti o rotture fognarie. I campioni vengono raccolti sia via mare sia via terra, con modalità diverse a seconda della tipologia di controllo”.
Dati generali della stagione 2025 in Liguria
- Totale campionamenti effettuati: 2.520
- Uscite in mare (in collaborazione con Capitaneria di Porto / OLPA): 84
- Campioni routinari: 2.365
- Campioni suppletivi / extra: 155
- Parametri analizzati complessivi: 5.040
- Campioni conformi: 2.370 (94%)
- Campioni non conformi: 150 (6%)
La mole di controlli effettuata conferma l’impegno strutturato di Arpal nella sorveglianza delle acque costiere. Le 84 uscite in mare in collaborazione con Capitaneria di Porto e OLPA testimoniano il coordinamento necessario per i controlli in situ. La distinzione tra campioni routinari e suppletivi segue una prassi consolidata: i primi sono programmati secondo calendario, i secondi servono a seguire eventuali anomalie.
Conformità e sicurezza
Con circa il 94% dei campioni conformi ai limiti di legge, la stagione balneare 2025 mostra una qualità delle acque elevata. Le non conformità, pari al 6%, evidenziano l’importanza della sorveglianza e della tempestiva adozione di ordinanze restrittive da parte dei Comuni, fino al ritorno a condizioni conformi.
Nei prossimi mesi i dati 2025 confluiranno nelle analisi quadriennali per la classificazione ufficiale dei tratti di costa, valida per le stagioni balneari successive. I Comuni potranno continuare a collaborare con Arpal per eventuali ridefinizioni territoriali dei punti di balneazione e per strategie preventive in caso di criticità idrologiche o ambientali.