“Ho sempre fatto sport, nuoto e pallanuoto. Ma a 17 anni mi hanno diagnosticato un tumore maligno al ginocchio destro“, così ha raccontato ai nostri microfoni l’imperiese Vincenzo Gazo, simbolo di coraggio e resilienza.
Le parole di Vincenzo Gazo
Cresciuto tra piscina e mare, Vincenzo ha praticato nuoto e pallanuoto a livelli agonistici fin da giovane. All’età di 17 anni, però, la sua vita è cambiata radicalmente: gli è stato diagnosticato un tumore maligno al ginocchio della gamba destra. Nonostante le cure, Vincenzo ha continuato a nuotare, fino a quando, a 21 anni, la malattia ha reso inevitabile l’amputazione della gamba. “Per un periodo ho smesso di fare sport, non mi sentivo più all’altezza, non riuscivo a confrontarmi con gli altri. Ma il mare è sempre stato la mia casa“, ha raccontato.
La passione per l’acqua lo ha spinto verso la pesca subacquea, in solitaria, girando i mari del mondo. Poi, tre anni fa, Tenerife: un allenatore lo osserva in piscina e gli chiede, semplicemente, “Vuoi ricominciare a nuotare?” E Vincenzo non ci pensa due volte: gare master, nuotate in mare aperto e la scoperta che il nuoto poteva diventare anche uno strumento per aiutare gli altri.
È nata così la ‘Nuotata per un Sorriso‘, manifestazione solidale organizzata con l’associazione Sorridiconpietro Onlus. “Volevo mettere la mia esperienza al servizio del sociale, usare lo sport per donare sorrisi”, ha spiegato Vincenzo.
Gazo ha sempre sentito l’acqua pulsare nel suo corpo. La passione per il nuoto ha radici profonde. “Avevo 10 anni quando aprirono la piscina a Imperia. Da bambino curioso, già a quattro anni seguivo mio padre nella pesca subacquea. Un giorno, nascosto dietro un cespuglio, il bagnino mi ha scoperto e mi ha buttato in acqua vestito. Un allenatore mi ha visto nuotare e mi ha iscritto a cinque gare e le ho vinte tutte. Ho capito che stare nell’acqua è il mio ambiente naturale”, ha concluso.
L’intervista integrale a Gazo nel video-servizio a inizio articolo.