Nella seduta odierna del consiglio comunale di Imperia sono state approvate tre pratiche di natura contabile presentate dall’assessore al Bilancio Monica Gatti: l’aggiornamento del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2025-2027, lo stanziamento collegato alla decima variazione del bilancio di previsione finanziario 2025-2027 e il bilancio consolidato 2024.
Per quanto riguarda il Piano delle alienazioni, l’assessore ha spiegato che il documento raccoglie gli immobili che non rappresentano strumenti indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi dell’ente. Dall’elenco sono stati esclusi un negozio in piazza Fratelli Serra a Porto Maurizio e l’ex municipio di Caramagna. Sono invece entrati, a seguito di manifestazioni di interesse da parte di privati, alcuni box auto nel parcheggio Senatore Amadeo, a Piani e in via Vallone dei Pozzi. “Il Comune sta portando avanti un lavoro di ordine e monitoraggio del patrimonio, per anni abbandonato. Nel breve saremo in grado di presentare l’inventario completo di beni immobili, terreni, fabbricati e beni demaniali”, ha dichiarato Gatti.
La decima variazione di bilancio, pari a circa 2,8 milioni di euro, è stata descritta dall’assessore come una pratica tecnica, con risorse destinate a interventi su immobili comunali, come ad esempio la pulizia dei torrenti, il restauro di Villa Grock e del suo giardino, oltre a misure in ambito sociale. Una parte consistente dello stanziamento riguarda inoltre l’acquisto del compendio dell’ex stazione ferroviaria di Porto Maurizio. Dall’opposizione sono arrivate critiche: Luciano Zarbano (Imperia senza padroni) ha parlato di “un rattoppo più che una programmazione”, mentre Lucio Sardi (AVS) ha sollevato dubbi sulle “priorità” di spese.
L’assessore ha replicato sottolineando la solidità del bilancio comunale e tempi di pagamento ai fornitori ridotti di circa nove giorni rispetto alla scadenza.
Infine, è stato discusso e approvato il bilancio consolidato 2024, che raggruppa i risultati economici e patrimoniali dell’ente e delle società partecipate (Seris, Marina di Imperia e Rivieracqua). Il documento registra un risultato positivo in crescita rispetto agli anni precedenti, con un patrimonio netto di oltre 158 milioni e un attivo complessivo di circa 368 milioni. L’assessore ha sottolineato che, dopo anni difficili, l’ente presenta un bilancio in equilibrio, senza anticipazioni di cassa, con risultati positivi considerati un segnale importante verso cittadini e fornitori.
Luciano Zarbano incalza sostenendo che il bilancio “non deriva dalla gestione ordinaria, ma da componenti straordinarie. Senza queste, la situazione non sarebbe così positiva, e un Comune non può basare la propria strategia su dinamiche non strutturali”.
A queste critiche l’assessore Monica Gatti ha replicato: “I bilanci sono stati approvati dalle assemblee dei soci e riportano dati concreti. Rivieracqua nel 2024 ha registrato 53 milioni di ricavi con un utile reinvestito. Non si tratta di trucchi contabili: i numeri sono chiari e confermano la tenuta complessiva del sistema”.
Le tre pratiche sono state approvate con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle opposizioni, che hanno espresso, in sintesi, perplessità soprattutto sulle dinamiche straordinarie alla base del bilancio consolidato.