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Anche Imperia ha partecipato questa mattina, insieme a quasi 50 città italiane, alla manifestazione nazionale a sostegno della Palestina e della Global Sumud Flottilla, attualmente in navigazione nel Mediterraneo per raggiungere Gaza e rompere l’isolamento imposto da Israele.

Nonostante l’allerta arancione diramata per oggi e gli abbondanti scrosci d’acqua di stanotte, la mattinata di oggi ha dato clemenza, favorendo un importante raduno di manifestanti di tutte le età e provenienza.

Al grido di “Free Palestine“, che unisce in queste settimane mobilitazioni in corso in ogni parte del mondo, poco dopo le 9.30 il corteo è partito in direzione di Porto Maurizio, passando per piazza Dante e attraversando tutta la città.

Difficile stabilire il numero preciso dei manifestanti, ma il colpo d’occhio sul ponte Impero, sommerso di gente da entrambi i lati, è notevole.

In testa al corteo, insieme alle bandiere palestinesi, ci sono quelle dell’Unione Sindacale di Base, promotrice della manifestazione. Presenti anche numerose personalità della politica locale, di oggi, come diversi membri del consiglio comunale di minoranza, e di ieri, come l’ex sindaco di Taggia Vincenzo Genduso.

Michelangelo Benza, USB Scuola Imperia, dichiara: “Un’ottima adesione con numeri importanti. Anche attività non convenzionali e lavoratori non dipendenti hanno deciso di aderire. Vediamo partecipazioni dalle scuole, dal comparto trasporti, dalle ferrovie e dai porti, che oggi verranno bloccati. Siamo contenti, ma al tempo stesso naturalmente rammaricati, visto il motivo per cui siamo qui”.

Il corteo è molto variegato nella sua partecipazione: ci sono i ragazzi dei collettivi studenteschi, ma anche molte famiglie con bambini.

Il serpentone continuerà per tutta la mattinata, denunciando quello che da tempo, non solo attivisti, ma anche sempre più analisti definiscono senza mezzi termini un genocidio in piena regola nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, chiedendo al governo italiano di prendere una posizione sulla questione.