festival di sanremo

Dopo il giallo all’italiana poco credibile dell’estate della Rai che, dopo 75 anni di successi ed incassi inimmaginabili minacciava, non alla Hitchcock, ma alla Mister Bean, di “scippare” Sanremo, di fare la valigia e portare via il Festival della canzone italiana dalla città dei fiori, del Casinò, di Calvino ed organizzarlo a Torino, Roma, Napoli (?), Rimini, Filicudi, con il massimo rispetto dell’isola e di tutti, è arrivata la bomba Celentano-Mori.

Se non bastasse, ad accendere i fuochi d’artificio dell’attesa, curiosità avanguardiste, immaginazioni senza fili, l’AI (l’intelligenza artificiale) forse senza aver ancora ben capito dove ci porterà, c’è chi addirittura sostiene (azzarda?) che ci sarebbe lo zampino di Giorgia: intelligente distrazione di massa, canzonette per, se non addormentare, ammorbidire i problemi italici. Tra le numerose sorprese sul palco del Teatro Ariston, che dal 24 al 28 febbraio del prossimo anno ospiterà il 76° Festival di Sanremo, è annunciata anche l’accensione del bengala coloratissimo della comunità LGBTQIA+, ogni identità di genere, orientamenti sessuali, maschili, femminili, transgender, queer, intersessuali, asessuali. La domanda, l’interrogativo, il quiz che ogni anno è sulla bocca e nella testolina di tutti da oltre mezzo secolo è sempre lo stesso: chi vincerà? Probabilmente non lo sa ancora neppure il “bravo presentatore”, Carlo Conti che, per la quarta volta nella sua carriera, sarà il conduttore e l’uomo che sceglierà le canzoni in gara. Non più 30, come il Festival di quest’anno, forse un po’ meno, 26, 24, per non rischiare di finire a notte fonda. Qui arriva la terza donna, dopo a torto o ragione lo zampino del Presidente del consiglio Giorgia Meloni, Mori Claudia, moglie di Celentano, la più informata sul possibile vincitore potrebbe essere Marta Donà.

Molti, chi non è del settore, si domanderanno “chi è”? Non è popolare come Caterina Caselli, ricordate “Nessuno mi può giudicare”? oppure Maria De Filippi (Canale 5), ma Marta Donà è la supermanager che dopo la gavetta alla Sony nel 2011 ha fondato prima la Tarma Ent, poi l’etichetta discografica La Tarma Record vincendo a raffica con i suoi cantanti negli ultimi 5 anni ben 4 Festival di Sanremo: l’ultimo, quest’anno con il cantante genovese Olly con “Balorda nostalgia”, nel 2024 Angelina Mango con “La noia”, nel 2023 Marco Mengoni con “Due vite”, nel Sanremo 2021 i Maneskin con la canzone “Zitti e buoni”. Con la stessa canzone vincitori anche dell’Eurovision, Marta Donà, con Marco Mengoni e la canzone “L’essenziale” già nel 2013 vince il suo primo Festival. Totale ha messo nel carniere ben 5 Sanremo. Nel suo ricco carnet anche altri nomi prestigiosi come Vasco Rossi e Laura Pausini. Una super-super-super manager che sa intuire meglio di altri le qualità dei giovani cantanti e li porta al successo.

Baciata dalla fortuna? Probabile, però da che mondo è mondo “buon sangue non mente”, Marta Donà è la nipote di Claudia Mori, moglie del gradissimo Adriano, brillantemente laureata in Scienze della comunicazione. Dulcis in fundo ad accendere le polveri Celentano-Rai è stata proprio la moglie Claudia scrivendo e rendendo nota una lettera dove chiedeva perché viale Mazzini non aveva risposto più ad un progetto, alla possibilità che il marito, Celentano, potesse tornare in Rai con una sua idea, un suo spettacolo, dopo un silenzio durato 13 anni. L’ultima apparizione in “Mamma Rai” del Ragazzo della Via Gluck risale a 13 anni fa, ospite proprio di un Festival invitato dall’amico e presentatore-conduttore del Sanremo Gianni Morandi. Come finirà? Stando alle ultime notizie benissimo. Infatti il direttore generale Rai, Giampaolo Rossi, meloniano di ferro, ha risposto a Claudia Mori, in sintesi, che per lui riavere Celentano “sarebbe un sogno”, addirittura ospite graditissimo al 76° Festival di Sanremo. Il Dg, Giancarlo Rossi si è detto favorevole ad una serata dedicata a Celentano organizzata insieme alla moglie Claudia “non pensando solo al passato ma con un rientro degno della sua leggenda”. Insomma una serata celebrativa, tutta di Celentano, che il prossimo gennaio compirà 88 anni, unisca il classico al moderno, il passato, il presente e il futuro. 

Ma chi verrà, chi canterà al prossimo Festival? Nomi ne circolano parecchi. Tra i più noti Bocelli, non Andrea Bocelli, vincitore a Sanremo nel 1994, categoria Nuove Proposte, con la canzone “Il mare calmo della Sera”, ma il promettente figlio Matteo. Carlo Conti ha sciorinato già parecchi nomi che vorrebbe avere nel suo cast, sono tanti, non c’è che l’imbarazzo della scelta, dagli ultimissimi scatenati del genere hip-hop-rap a Vasco, addirittura piacerebbe che aprisse lui il Festival 2026 con la sua “Albachiara”. Il bravo presentatore sarebbe felicissimo di aver, non come ospite, ma addirittura come big concorrente del Sanremo Tiziano Ferro. Più volte ha dichiarato che avrebbe voluto averlo già quest’anno al Festival, ma il cantante, che vive in America, non era potuto venire in Italia perché, dopo 4 anni di matrimonio, stava divorziando dal compagno Victor Allen per il bene dei suoi due figli Margherita ed Andreas. Tra i progetti si parla di una probabile partecipazione di Tiziano Ferro in coppia con Madame, artista italiana che piace alla generazione Z, esplosa con la canzone “Sciccherie” dove canta senza filtri l’amore tra donne. Nel 2021 aveva partecipato al Festival classificandosi all’ottavo posto con la canzone “Voce” aggiudicandosi il Premio speciale Sergio Bardotti per “il miglior testo”. Nel 2023 ha avuto successo con la canzone “Il bene nel male”, classificandosi al 7° posto.

Insomma tanta roba, tante novità, tante idee, tanti punti interrogativi. Il 76° Sanremo si annuncia esplosivo.