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Da giugno ad agosto la galleria Palazzo Manfredi di Pieve di Teco ha accolto la prima mostra personale in Italia di Corinne Torii, pittrice originaria dei dintorni di Francoforte. L’esposizione, dal titolo “Alla ricerca della luce“, ha rappresentato un debutto molto atteso, accolto con grande interesse dal pubblico.

La vita di Corinne Torii è un intreccio di culture e luoghi che inevitabilmente si riflette nella sua arte. “Sono nata in Germania, ma ho vissuto per 26 anni in America, dove ho studiato e portato avanti la mia ricerca artistica”, racconta. “L’Italia, però, è sempre stata nel mio cuore. La decisione di trasferirmi qui è stata motivata dalla sua ricca cultura: c’è così tanto che possiamo imparare da questo Paese”.

La scelta di stabilirsi in Liguria non è casuale. “Ho un legame affettivo profondo con questa terra fin da bambina. Tornare qui significa per me ritrovare un senso di casa e di autenticità”, spiega l’artista.

La maturazione artistica di Corinne Torii è un percorso in continua evoluzione, strettamente intrecciato al suo sviluppo personale e spirituale. “La mia arte nasce da un dialogo costante tra colore, texture ed energia. Sono elementi che rappresentano la mia connessione con ciò che è invisibile ma presente, con la luce interiore”, afferma.

Partendo da solide radici nell’Impressionismo e nell’arte moderna, la pittrice ha sempre evitato di fissarsi in un solo stile, mantenendo però una profonda coerenza tematica. “Non voglio definirmi in una sola categoria. Ogni mia opera è un frammento di vita e di meditazione, un viaggio dentro di me”.

Una svolta importante nel suo percorso arriva con la fusione tra arte e meditazione. “Ho compreso che la pittura può essere uno stato meditativo. L’energia dei chakra, la respirazione, la consapevolezza diventano parte del processo creativo”, racconta.

Le sue ispirazioni spaziano da William Turner e Mark Rothko all’universo scenico del Cirque du Soleil. “Ho frequentato un circo senza animali: quell’esperienza mi ha insegnato la forza dell’espressione corporea, del colore e del movimento. Tutto questo è confluito nelle mie opere più importanti, come ‘Celebrate Always‘ e la serie ‘Nouvelle Expérience‘”.

In “Celebrate Always”, infatti, i colori dei chakra esplodono dalla figura in un’armonia dinamica che richiama la vitalità dello yoga e la libertà dell’azione pittorica. “Il mio processo creativo parte da schizzi su carta, passa per lo studio digitale dei colori in Photoshop e si concretizza sulla tela, dove ogni pennellata nasce dal momento presente”.

Questa connessione profonda tra arte e spirito le ha permesso di superare un periodo di pausa forzata, culminato in una fase di action painting che ha segnato una vera rinascita creativa. “È stato un ritorno alla libertà, una gioia nuova. Anche la musica mi accompagna sempre mentre dipingo: guida il mio gesto e la mia energia”.

Oggi, per Corinne Torii, la pittura è molto più che un linguaggio estetico. “La mia arte è spirito che parla allo spirito. Voglio che chi guarda le mie opere senta qualcosa dentro, che si apra una possibilità di luce e trasformazione. Quest’anno segna il mio ritorno: riparto da ciò che amo”, conclude.

Nel video servizio a inizio articolo, l’intervista completa a Corinne Torii.