Si è chiusa ufficialmente, con l’apertura dei nidi di Riva Ligure e Imperia quel periodo che, dall’anno passato, associa la fine dell’estate con la schiusa delle uova di tartaruga Caretta caretta in Provincia di Imperia.
Non nel resto della Liguria, dove continuano le operazioni di monitoraggio dei nidi(e le nascite), come ad esempio nella vicina Laigueglia.
Poco dopo le 17 il il GLIT, rappresentato da Laura Castellano dell’Acquario di Genova e il professore dell’Università degli Studi di Genova Fulvio Garibaldi, assieme ai biologi dei Delfini del Ponente, e molti dei volontari che si sono alternati per giorni 24 ore su 24 nel monitoraggio delle uova si sono radunati al nido sotto corso Villaregia, alle porte di Riva Ligure, dove 2 mesi fa mamma tartaruga, chiamata “Petra” da uno dei volontari del progetto, aveva deposto le sue uova.
Passate le 72 ore di prassi dall’ultima uscita, si è provveduto all’apertura ed ispezione del nido, allo scopo verificare il numero delle uova il tasso di schiusa del nido e altri dati utili al team di scienziati.
L’analisi del nido porta come conteggio finale 88 uova, delle quali 80 nate.
Sì perché come sorpresa finale, l’apertura del nido ha rivelato anche 2 piccole ritardatarie, che alla fine dell’ispezione sono state liberate in mare.
Stessa scena si è ripetuta poco dopo, a Imperia, intorno alle 19.30, dove sulle 65 uova conteggiate, 55 si sono schiuse.
Anche qui una piccola sorpresa finale, con la scoperta di un cosiddetto “Pipped” vivo, ossia una tartarughina intenta a rompere il guscio dell’uovo, che da prassi si trova ancora nel nido in attesa di vedere se riuscirà ad uscirne e a guadagnare il mare.
Si chiude così per la provincia la “Stagione delle Tartarughe”, una magica consuetudine iniziata lo scorso anno quando una signora di nome Federica, intorno alle 7 del mattino trovò, ad Arma di Taggia le tracce di quella che poi sarebbe stata identificata come la prima nidificazione nel nostro territorio.
Curioso il fatto che, nelle prime ipotesi di dove sarebbero potute effettivamente arrivare a deporre le uova le madri di tartaruga, né Arma di Taggia né Riva Ligure erano inizialmente considerate le mete più probabili.
Ad Arma per via della barriera di scogli che ricopre una buona parte del litorale. A Riva Ligure per la tipologia di spiaggia.
L’immagine di una tartaruga che in pieno giorno emerge invece dal mare a Riva Ligure per deporre le sue uova(dopo più di un tentativo) diventerà probabilmente il simbolo di quest’estate.
A Riva Ligure in particolare l’ambiente attorno al nido si è rivelato particolarmente favorevole, per via dell’oscurità che di notte(anche grazie al supporto del Comune) avvolgeva l’area, rendendo più facile per le tartarughe l’entrata in mare senza disturbi visivi.
Quello dei nidi delle tartarughe Caretta caretta in Liguria è un fenomeno naturalistico nuovo, che nella sua rilevanza in questi mesi ha attirato l’attenzione della comunità scientifica preposta e una certa attenzione mediatica a livello nazionale.
Ed è un fenomeno che col tempo, con i cambiamenti che stanno interessando il bacino del mediterraneo(ma non solo), è con molta probabilità destinato a diventare sempre più frequente.
Nel video le immagini della serata di ieri.