Ieri mattina si è riunito il Dipartimento Socio-Sanitario CISL Imperia, formato da Eva Podeschi e Gianluca Lisa (CISL Medici), Nico Zanchi (FP CISL), Paolo Carrozzino (FNP CISL) e dalla segretaria confederale Antonietta Pistocco, per analizzare la situazione della sanità sul territorio, riflettere sulle criticità e portare costruttivi spunti di riflessione.
Tra i principali temi affrontati durante l’incontro vi sono le ripetute aggressioni al personale sanitario, l’ipotesi di accorpamento tra ASL 1 e ASL 2, la riforma del 118 con la previsione di un’unica centrale operativa a Genova, la realizzazione e apertura delle Case di Comunità, la progettazione del nuovo ospedale di Taggia e l’insufficiente dotazione organica di tutte le strutture sanitarie.
Il Dipartimento esprime “forte preoccupazione per scelte che appaiono orientate più alla necessità di risparmiare risorse che non a garantire un effettivo miglioramento dei servizi di soccorso, assistenza e cura, ed evidenzia una mancanza di visione programmatica e di progettualità a medio e lungo termine, in grado di traghettare la sanità imperiese da una situazione emergenziale come quella attuale a una stabilità che dia continuità, organizzazione funzionale e ottimizzazione al servizio sanitario”.
Auspica inoltre che la realizzazione e l’apertura delle Case di Comunità avvenga nei tempi previsti dal PNRR “e, soprattutto, che esse diventino effettivamente luoghi dove trovare cure primarie accessibili e continue, in cui fare al meglio prevenzione, cura e riabilitazione, presa in carico dei pazienti cronici con ambulatori, laboratori, strumentazioni diagnostiche, palestre per la fisioterapia e l’adeguata presenza di medici, infermieri, tecnici e OO.SS.”, prosegue il Dipartimento Socio-Sanitario Cisl Imperia. Ad oggi sono funzionanti le sedi di Bordighera e Imperia, prossima l’apertura di Pieve di Teco, ma resta ancora distante l’auspicata ‘presa in carico’ del paziente”.
Il Dipartimento esprime sconcerto per lo storno di circa quindici milioni di euro dell’INAIL destinati alla realizzazione del nuovo ospedale di Taggia. “Se la progettazione di questa importante struttura ospedaliera per il Ponente ha avuto un così lungo e tormentato decorso in presenza di cospicui finanziamenti, come si potrà andare avanti senza la certezza della prevista copertura finanziaria?”, sottolinea la Cisl. “Allarmante è il verificarsi di ripetute aggressioni al personale sanitario, fenomeno gravissimo e complesso che denota, oltre a una violenza latente e diffusa nella società, una scarsa valorizzazione anche culturale delle professioni sanitarie, nonché condizioni lavorative non sicure. La carenza di medici e la mancanza di personale di supporto – amministrativo e sanitario – oltre ad aumentare il carico di lavoro individuale, generano condizioni di solitudine operativa e quindi maggiore esposizione al rischio di aggressioni. Occorre agire concretamente per accrescere il rispetto verso chi si adopera per la tutela, la cura e l’assistenza delle persone, predisporre presidi di sicurezza e reperire e motivare il personale sanitario”.
La CISL Imperia ribadisce la propria disponibilità al confronto costruttivo su tutti i tavoli, chiede incontri periodici all’ASL1 e richiama con forza la necessità di un cambiamento che metta realmente al centro la tutela della salute delle persone e la valorizzazione dei lavoratori della sanità.