parco eolico monte chiappa

Regione Liguria ha deciso di non dare seguito al progetto del parco eolico “Monte Chiappa”, presentato dalla società Tozzi Green S.p.A., che prevedeva l’installazione di sette aerogeneratori nei comuni di Andora, San Bartolomeo al Mare e Villa Faraldi, per una potenza complessiva di 29,4 MW.

Secondo il decreto regionale, il progetto non è stato ritenuto compatibile con le normative ambientali e paesaggistiche. Durante la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è emersa in particolare la mancanza dello studio di incidenza necessario per valutare gli impatti sulla biodiversità, considerando la vicinanza alla Zona Speciale di Conservazione Pizzo d’Evigno. Alcuni aerogeneratori e parti della nuova viabilità ricadono inoltre in aree non idonee per impianti eolici, secondo la mappatura regionale.

Durante la fase di valutazione, durata diversi mesi, erano emerse criticità su biodiversità, paesaggio, urbanistica, gestione delle terre da scavo e tutela delle acque, che non sono state risolte nemmeno dopo le integrazioni presentate dal proponente.

“Da subito l’amministrazione comunale di San Bartolomeo al Mare, con tutti i suoi uffici e in particolare con l’architetto Fabrizio Mo, si è resa disponibile ad assumere il ruolo di Comune capofila e, quindi, con Villa Faraldi e Andora sono state organizzate delle riunioni monotematiche in municipio. Ora abbiamo raggiunto un obiettivo che tutti speravamo: il parco eolico lungo i crinali delle nostre vallate non si farà”, afferma il sindaco di San Bartolomeo Filippo Scola. “È doveroso ringraziare tutti i cittadini di San Bartolomeo al Mare, il ‘Coordinavento’, che è nato proprio all’interno della nostra cittadina. È stato un gioco di squadra importante e fondamentale che ci ha portato a ottenere questo risultato. Abbiamo seguito tutto l’iter con grande attenzione e fiducia e speriamo davvero che sia un ‘no’ definito a un impianto che metteva a forte rischio il paesaggio, pur non essendo la nostra amministrazione contraria alle energie rinnovabili. Ringraziamo anche i comuni del Golfo dianese e di Villa Faraldi e Andora”.

“Grande soddisfazione per questo importante risultato, vitale per i nostri territori”, dichiara il sindaco di Andora Mauro Demichelis. “La ferma e decisa unità di intenti dimostrata da sindaci, enti sovraordinati e cittadini, unita alla professionalità degli uffici tecnici, ha determinato un risultato che salvaguarda i nostri territori, i beni paesaggistici, la cultura dell’olivo, il turismo legato ai nostri sentieri e anche lo sviluppo delle aree artigiane. Il parco eolico, così come era progettato (con pale eoliche alte 186 metri), in cambio di un esiguo beneficio in termini di riduzione della bolletta di energia elettrica, avrebbe impattato enormemente il nostro territorio, con gravi ricadute economiche, paesaggistiche e turistiche. Siamo grati a Regione Liguria, al suo presidente Marco Bucci e a tutta la giunta regionale, che fin da subito ha dialogato con i sindaci dei territori coinvolti. I loro uffici di settore hanno esaminato e valutato positivamente le nostre osservazioni e verificato la mancanza di requisiti del progetto presentato dalla Tozzi Green. Crediamo che una così forte unione debba continuare anche per la realizzazione di progetti condivisi di valorizzazione ambientale e della rete sentieristica che unisce le due province, forti di alcuni progetti comuni come la pista ciclabile, che sarà la via di accesso privilegiata al nostro entroterra”.

“Sono felice che le sensibilità espresse dai sindaci del Golfo dianese si siano dimostrate più che fondate”, commenta il sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi. “Si tratta di un segnale positivo non solo in difesa del paesaggio e della biodiversità, ma anche della sostenibilità economico-sociale del territorio: l’agricoltura olivicola, il turismo e l’identità storica della valle rischiavano di soffrire danni irreparabili”.

Il decreto stabilisce quindi che la pratica non avrà ulteriore corso, lasciando alla società la possibilità di fare ricorso al TAR entro 60 giorni.