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“In questi giorni di afflusso turistico, tra spiagge ed eventi estivi, la già difficile situazione di parcheggi e viabilità a Imperia mostra tutti i suoi limiti: parcheggi introvabili in zone molto frequentate e automobilisti vaganti alla ricerca della chimera di un posto libero”, esordiscono i consiglieri d’opposizione Edoardo Verda e Deborah Bellotti.

“Quello che emerge con ancora più forza è la scarsa attenzione rivolta ai residenti che, oltre ad aver subìto l’aumento dei parcheggi blu, non hanno ricevuto agevolazioni”, sottolineano i consiglieri comunali del PD. “Oggi un cittadino deve spendere la somma spropositata di 715 euro per un abbonamento annuale, senza nemmeno avere aree dedicate ma competendo con tutti per un posto libero. Una condizione inaccettabile, specie se confrontata con quanto avviene in altri comuni della nostra regione. Le criticità di questo piano della sosta, improvvisato e superficiale, stanno esplodendo in questi giorni. Non è un caso che sia stato proposto un referendum contro il piano: un segnale evidente del malcontento e della sfiducia dei cittadini verso un provvedimento calato dall’alto e senza reale confronto. Lo diciamo da tempo: serve un piano della sosta e della mobilità sostenibile che abbia come obiettivi una viabilità più fluida e la riduzione dell’uso dell’auto privata in centro, e non solo ‘fare cassa a qualunque costo'”.

“Le soluzioni ci sono: solo per citare le più significative già applicate in altri capoluoghi più virtuosi, parcheggi di prossimità, abbonamenti annuali a prezzi nettamente inferiori per i residenti (oggi spropositati in rapporto a realtà simili) con tariffe agevolate in base all’Isee, posti riservati in zone critiche per residenti, anziani e persone con difficoltà motorie, e una stagionalizzazione delle misure nelle aree più frequentate”, proseguono. “Il sedicente ‘piano della sosta’ ha portato sì più soldi nelle casse comunali, ma anche distorsioni evidenti e aree a parcheggio completamente inutilizzate, senza peraltro incidere sulla fluidità del traffico. È poi fondamentale rendere davvero accessibili e competitivi i mezzi alternativi all’auto privata”.

“Un’amministrazione deve saper contemperare esigenze collettive, ma farlo ascoltando i cittadini e trovando soluzioni condivise. Quello che non può fare è imporre dall’alto decisioni che aumentano i disagi quotidiani per mere esigenze di cassa. Governare significa anche partire dalla realtà, dal vissuto delle persone e trasformarlo in scelte concrete e giuste”, concludono.