A nove anni dalla sua scomparsa, la Polizia di Stato rende omaggio al Sovrintendente Diego Turra, morto in servizio a Ventimiglia, nel corso di un’azione durante la quale, insieme alla sua squadra del VI° Reparto Mobile di Genova, tentava di garantire la civile convivenza e la sicurezza della collettività . Da diversi mesi, le Forze dell’Ordine italiane erano impegnate in un servizio di ordine pubblico dovuto alla presenza di centinaia di profughi extracomunitari bloccati alla frontiera italo-francese e numerosi contestatori.
In una fase concitata d’intervento, il Sovrintendente si era improvvisamente accasciato a terra e, nonostante i tentativi di rianimazione, rimaneva privo di sensi, stroncato da un malore.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo dedito al suo lavoro, alla famiglia e ai libri, un poliziotto sempre schierato dalla parte dei piĂą deboli.
Per ricordarlo, la Questura di Imperia ha organizzato una breve cerimonia che si è svolta in data odierna, alle ore 11.00, nell’anniversario della morte, all’interno dell’atrio del palazzo comunale di Ventimiglia. In quel luogo, infatti, il 6 agosto 2017, alla presenza dei familiari del defunto e di tutti i componenti della sua squadra del VI° Reparto Mobile di Genova, era stata posta una lapide commemorativa per ricordare il tragico epilogo consumatosi l’anno precedente, nell’area dell’ex parco ferroviario Roja, in frazione Bevera.
In prima fila, a rendere omaggio all’operatore di Polizia scomparso, il dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Ventimiglia, vice questore Dr. Paolo Arena, in rappresentanza del Questore di Imperia Andrea Lo Iacono; il vicesindaco Agosta, in rappresentanza del sindaco Flavio Di Muro; i colleghi del VI° Reparto Mobile di Genova che quel giorno del 2016 si trovavano al fianco del vice sovrintendente Turra; i colleghi del Settore di Polizia Frontiera e i colleghi della Polfer.
La deposizione di un omaggio floreale, il saluto alla visiera, una commossa preghiera e la benedizione di don Ferruccio Bortolotto, parroco della Chiesa di S. Agostino, hanno concluso la celebrazione in memoria.
Al termine della breve ma toccante cerimonia, il vice questore Arena ha tenuto un breve discorso, ricordando la sua figura di poliziotto professionale, trasparente, altruista, benvoluto da tutti: “Il ricordo è riportare in vita chi, con spirito di sacrificio e alto senso del dovere, quella vita l’ha donata per un bene più grande, ovvero il servizio alla collettività . Resterà la sua traccia indelebile nel cammino professionale degli uomini e delle donne della Polizia di Stato”.