paolo mieli

Continua il successo dei Martedì Letterari sotto le stelle nella cornice di Pian di Nave a Sanremo. Dopo gli affollati incontri con Gianluigi Nuzzi e Roberto Giacobbo, domenica 10 agosto ore 21.00 sul palco sanremese interverrà il direttore Paolo Mieli per presentare il suo ultimo libro “Fiamme dal passato” (Rizzoli). Dialoga con l’autore il curatore della rassegna Marzia Taruffi. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Fiamme dal passato

Se spiegassimo su un grande tavolo una mappa del mondo di oggi, saremmo costretti a indicare due grandi aree di crisi a noi molto vicine: una coprirebbe il territorio (già smembrato) dell’Ucraina vittima dell’aggressione russa del febbraio 2022; l’altra coinciderebbe con la striscia di Gaza, oggetto della rappresaglia israeliana dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Per segnalare questi tremendi conflitti utilizzeremmo d’istinto un simbolo chiarissimo e autospiegante, una fiamma che divampa.

È da un passaggio, un’associazione apparentemente così semplice che Paolo Mieli prende avvio in questo suo nuovo, avvincente volume: gli incendi che stanno minando la stabilità dell’Occidente sono stati in molti casi innescati da scintille che covano sotto le ceneri del secolo scorso. E così, ripercorrendo eventi chiave ed esemplari delle tre disastrose dittature del Novecento, quella nazista, quella fascista, quella comunista, Mieli interviene con precisione nel dibattito storico contemporaneo, inquadrando sotto la lente del grande narratore le matrici (le braci, per restare nella semantica del fuoco) da cui le violente storture di oggi hanno avuto origine. Una rassegna completa che dalla Berlino degli anni Quaranta, quella di Hitler e Goebbels, arriva all’Italia di D’Annunzio e Mussolini; che spazia dai carri armati sovietici a Budapest alle illusioni di Mao. In apertura e in chiusura del libro, due lunghi saggi dedicati a Kiev e Gaza, alle guerre in corso, ai roghi più violenti che il nuovo millennio ha conosciuto (56 conflitti attivi, nel 2024). Un approccio storico «in presa diretta» che ci obbliga a confrontarci con i rischi che corriamo, con le soluzioni che, se individuate, sembrano impercorribili, con speranze di pace frustrate e deluse.

Paolo Mieli

Giornalista italiano (n. Milano 1949). Notista politico nelle file de L’Espresso (1967-85), ha fatto parte della redazione de la Repubblica (1985-86), passando poi in qualità di editorialista a La Stampa (1986), di cui è stato anche direttore (1990-92). Dal 1992 al 1997 ha diretto il Corriere della Sera, avviando una nuova formula più vicina ai modi e alle tematiche dell’attualità. Nominato direttore editoriale del gruppo RCS Editori nel 1997, dal 2004 al 2009 è tornato alla direzione del Corriere della Sera, e dallo stesso anno al 2016 è stato presidente di RCS Libri. Nel 2021 è stato nominato presidente del Premio Viareggio-Rèpaci. Tra i volumi più recenti della sua prolifica produzione saggistica si citano qui: Il fascismo. Dalla nascita all’eredità politica (2021); L’Italia della Prima Guerra Mondiale in 50 ritratti (con F. Cundari, 2022); Ferite ancora aperte. Guerre, aggressioni e congiure (2022); Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai (2023); Fiamme dal passato. Dalle braci del Novecento alle guerre di oggi (2024).

Mercoledì 20 agosto ore 21.00 Rosella Postorino presenterà il libro “Nei nervi e nel cuore” (Solferino).