Ă stato inaugurato questa mattina sulla sommitĂ del Monte Saccarello, nei pressi della statua del Cristo Redentore a 2.164 metri sul livello del mare, il belvedere con la nuova intitolazione al Beato Tommaso Reggio e con il pannello informativo per i visitatori.
Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi, il presidente dell’ente Parco Naturale delle Alpi Liguri Alessandro Alessandri e il vescovo di Ventimiglia-San Remo Antonio Suetta.
âAbbiamo inaugurato questo meraviglioso luogo con il nuovo pannello informativo e soprattutto con la nuova intitolazione al Beato Tommaso Reggio. Beatificato da Papa Giovanni Paolo II, egli fu l’arcivescovo di Genova che, nella seconda metĂ dell’800 fece molto in termini di opere anche per questi nostri territori tanto che qui vicino, a Triora, trovĂČ la morte a causa di un’infezione contratta nel corso del pellegrinaggio in occasione proprio dell’erezione della statua del Redentore. Proprio questa cima Ăš meta ogni anno di centinaia di turisti e di bikers ed Ăš una delle 14 tappe presenti nel programma dei cammini religiosi nei parchi naturali della Liguria che, in collaborazione con tutte le Diocesi liguri, abbiamo presentato lo scorso aprile e che abbiamo realizzato in occasione della duplice ricorrenza costituita dal Giubileo 2025 e dal trentennale della legge quadro sui Parchi della Liguriaâ, ha detto l’assessore Luca Lombardi.
âQuesto, come gli altri, Ăš un percorso che consente di connettere luoghi di culto anche difficili da raggiungere facendo cogliere il fascino del lungo cammino della Chiesa ligure sul filo dei secoli circondato da da paesaggi mozzafiato come questo di oggi che solo la Liguria sa offrire. Per la giornata di oggi voglio ringraziare la Diocesi di Ventimiglia-Sanremo e Agenzia In Liguria per il supporto tecnicoâ, ha concluso l’assessore.
“Una giornata ricca di emozioni, che testimonia in primo luogo l’impegno del Parco delle Alpi Liguri, ma non solo. L’evento infatti – ha sottolineato il presidente dell’ente Parco Naturale delle Alpi Liguri Alessandro Alessandri – ha visto l’attiva collaborazione con la Regione, la Diocesi di Ventimiglia-Sanremo e lâAssociazione Festa del Redentore. Una festa vera e propria, che ha evidenziato il senso di fratellanza della comunitĂ e degli amanti della montagna attraverso la religione, l’arte e la storia. Il Giubileo 2025 nei Parchi Naturali della Liguria non poteva che essere celebrato da tutti con gioia e devozione; la natura Ăš stata ancora una volta protagonista attraverso la fede, la cultura e la valorizzazione”.
âLa mia personale preghiera e il mio augurio per lâanno giubilare in corso sono che questâopera, testimonianza della fede cattolica e della speranza in Cristo redentore di coloro che lâhanno realizzata e che ci hanno preceduto, ispiri ogni nostro atto di fede e ogni nostra speranza – ha detto il vescovo di Ventimiglia-San Remo Antonio Suetta. – Solo in tal modo sarĂ possibile garantire la vera pace, nei nostri cuori e nel mondo, affinchĂ© lâuomo, in ogni condizione e in ogni momento della propria vita terrena, senta sempre la presenza confortante del Dio di misericordia, che prende per mano ognuno di noi e lo accompagna al suo destino di gioia eternaâ.
Il Beato Tommaso Reggio, Arcivescovo di Genova e giĂ Vescovo di Ventimiglia, nel 1901 aveva presieduto la commissione locale che scelse questa montagna come luogo dove erigere il monumento voluto per il grande Giubileo del 1900 da Papa Leone XIII: era stata infatti prevista la collocazione di una statua a GesĂč Redentore sulla cima piĂč alta di ogni regione italiana. Su tutto il territorio nazionale ne furono posizionate 19. Sull’anticima orientale del Saccarello venne quindi innalzata un’imponente statua raffigurante GesĂč Cristo Redentore, in ghisa dorata (alta 5,60 metri del peso di 40 quintali) e collocata su un alto piedistallo. L’opera venne trasportata sul monte, dapprima in treno, poi con carri trainati da buoi, ed infine a forza di braccia. L’inaugurazione avvenne il 15 settembre 1901 alla presenza dei soli vescovi mons. Ambrogio Daffra di Ventimiglia e mons. Giuseppe Scatti di Savona, perchĂ© mons. Tommaso Reggio si ammalĂČ dopo essere giunto a Triora, dove morirĂ il 22 novembre successivo.