Lâintroduzione di dazi al 15% da parte degli Stati Uniti sui prodotti agroalimentari italiani rischia di colpire duramente anche le imprese agricole liguri, in un contesto giĂ segnato da forti criticitĂ . Ă quanto denuncia Coldiretti Liguria, sulla base dellâanalisi nazionale Coldiretti-Centro Studi Divulga, che evidenzia perdite potenziali superiori a un miliardo di euro per il comparto agroalimentare italiano.
Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extra-UE per il Made in Italy agroalimentare, con esportazioni che nel 2024 hanno sfiorato gli 8 miliardi di euro. Anche la Liguria, con le sue eccellenze DOP e IGP â come olio extravergine Riviera Ligure, basilico genovese DOP, vini DOC liguri â guarda da anni con interesse crescente al mercato statunitense, sempre piĂč attento alla qualitĂ certificata e alla tracciabilitĂ delle produzioni.
âLa Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, sta purtroppo dimostrando una pericolosa distanza dai bisogni reali dellâagricoltura europea. Dopo aver giĂ indebolito le politiche di sostegno al settore con i tagli alla Pac, oggi assistiamo a unâaltra grave falla nella gestione dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, che rischia di lasciare le nostre imprese agricole esposte senza protezioniâ, affermano Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.
“La nuova politica commerciale americana”, proseguono, “colpisce duramente unâagricoltura ligure che sta faticosamente tenendo il passo tra inflazione, cambiamento climatico e concorrenza sleale. Oggi rischiamo di perdere quote di mercato conquistate grazie al lavoro e allâeccellenza della materia prima. Un danno grave per le imprese agricole e per tutto il territorio: ogni prodotto che esce dalla Liguria porta infatti con sĂ© cultura, identitĂ e occupazione”.
Concludono Boeri e Rivarossa: âServe una risposta forte dallâEuropa e un sostegno concreto dal Governo per difendere le nostre filiere. A essere colpiti sono proprio i prodotti simbolo della nostra agricoltura di qualitĂ , a favore di unâespansione ulteriore dellâitalian sounding. Il rischio Ăš che sui mercati esteri aumentino le imitazioni, mentre alle nostre imprese restano costi piĂč alti, barriere e incertezza. La Liguria non puĂČ permettersi questo scenarioâ.








