bellotti - verda

“Il consiglio comunale ha approvato la variante di adeguamento del piano regolatore portuale che, di fatto, cancella la vocazione commerciale del porto di Oneglia“, esordiscono i consiglieri d’opposizione Deborah Bellotti ed Edoardo Verda. Il Partito Democratico si è opposto con decisione a una scelta che considera profondamente sbagliata e dannosa per il futuro della città.

“Durante il dibattito, abbiamo ricordato come il porto di Oneglia sia nato con una missione chiara: essere un’infrastruttura commerciale strategica, legata agli scambi, al lavoro, alla produzione”, proseguono. “Oneglia sviluppò un’economia portuale importante, con traffici di rilevante entità e un ruolo centrale nella filiera dell’olio. Questa identità, frutto di storia e lavoro, è stata progressivamente erosa da amministrazioni di centrodestra che hanno favorito la nautica da diporto a discapito delle attività produttive. Oggi la variante approvata rappresenta l’atto finale di questo percorso: l’eliminazione dell’ultima funzione commerciale viva nel porto, con l’obiettivo di trasformarlo in un semplice scalo turistico, senza un progetto vero e senza un futuro di lavoro per la città”.

“Abbiamo inoltre evidenziato come lo stesso documento unico di programmazione dell’amministrazione dichiari esplicitamente la fine della vocazione commerciale di Oneglia”, sottolineano i componenti del PD, “una scelta politica netta, presa senza confronto con la città, che libera la banchina commerciale senza chiarire quale sarà la reale destinazione futura. Un metodo che conosciamo: decisioni prese da pochi, senza una visione condivisa e senza coinvolgere operatori economici e cittadini”.

“Rivendichiamo una prospettiva diversa: una vera politica portuale, inserita nella strategia nazionale della blue economy. Chiediamo un porto moderno, integrato con la logistica leggera, la cantieristica, il turismo costiero, ma anche con le sfide della transizione ecologica: banchine elettrificate, smart grid, sostenibilità. Per questo chiediamo da tempo di avviare il percorso di ingresso del porto di Imperia nell’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Il Partito Democratico contrasta scelte miopi come questa variante e sta costruendo una proposta alternativa da proporre alla città e da discutere con le altre forze di opposizione, con le realtà sociali ed economiche. Imperia non può permettersi di perdere la sua identità portuale e il suo futuro produttivo”, concludono.