bambini scuola

Riceviamo e pubblichiamo di seguito le parole di denuncia di una nostra lettrice rispetto alle assunzioni da concorso scuola PNRR1.

“Rischia di rimanere lettera morta il decreto-legge che prevedeva l’assegnazione del 30% dei posti residui, dopo le immissioni in ruolo del concorso PNRR 2 (ed eventuale scorrimento previsto), agli idonei del precedente concorso PNRR. Una norma pensata per garantire ai tanti idonei del primo concorso PNRR1 una collocazione, offrire continuitĂ  al piano straordinario di assunzioni legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma a distanza di mesi, quella che doveva essere un’opportunitĂ  concreta per centinaia di candidati rischia di rivelarsi un’illusione.

Il decreto aveva introdotto la possibilitĂ  di utilizzare le graduatorie degli idonei PNRR 1 per coprire, nella misura del 30%, i posti rimasti vacanti dopo l’assunzione dei vincitori del concorso PNRR 2. Una soluzione pensata per accelerare l’ingresso di personale qualificato nella pubblica amministrazione e valorizzare le graduatorie giĂ  formate seppur a tutt’oggi “segrete”. Tuttavia, nella pratica, questo meccanismo si è arenato.

Il problema principale risiede nella mancanza di una procedura chiara e vincolante per lo scorrimento delle graduatorie. In molte Regioni, infatti, le liste relative al 30% PNRR 1 risultano in gran parte esaurite o composte da candidati che nel frattempo hanno già ottenuto una nomina da vincitori in altri concorsi o hanno rinunciato all’incarico. I posti lasciati vacanti da queste rinunce non vengono riassegnati, bloccando di fatto ogni possibilità di scorrimento. Per assurdo, in alcune regioni si cerca di arrivare alla quota del 30% previsto scorrendo le graduatorie 30% del PNRR2 e non rispettando quindi quanto pattuito nel DL.

L’assenza di una surroga automatica o di una direttiva operativa uniforme da parte degli organi centrali lascia agli uffici regionali un margine d’azione pressoché nullo. Senza indicazioni chiare, le amministrazioni locali si trovano nell’impossibilità di procedere con lo scorrimento, lasciando decine di posti potenzialmente disponibili senza copertura, in un contesto in cui le carenze di organico nella pubblica amministrazione sono ampiamente riconosciute.

Gli idonei, che avevano visto nel decreto una possibilità concreta di inserimento, ora si trovano in una situazione di stallo. Il paradosso è che esistono i posti, esistono le graduatorie, esistono le professionalità, ma manca lo strumento per metterli in contatto.

A nulla, finora, sono valse le segnalazioni inviate da singoli candidati alle amministrazioni centrali e regionali. Serve un intervento normativo o una circolare esplicativa che consenta alle Regioni di attivare meccanismi di surroga e scorrimento, pena l’ennesima occasione persa nel processo di rafforzamento della macchina amministrativa previsto dal PNRR.

Nel frattempo, le speranze di molti candidati restano sospese, bloccate in una zona grigia normativa, dove nemmeno una norma approvata riesce a tradursi in realtĂ . E mentre i tempi del PNRR corrono, i posti restano vuoti.”