Nei giorni scorsi, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Imperia, hanno dato esecuzione nelle città di Napoli e Rovigo all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica in sede e condivisa dal GIP del Tribunale di Imperia, nei confronti di due uomini italiani indagati per il reato di truffa aggravata ai danni di un’anziana commesso nell’ottobre del 2024 ad Imperia.

I due autori, dapprima contattavano al telefono fisso di casa la persona offesa e si qualificavano come appartenenti all’Arma dei Carabinieri comunicando che il figlio, in seguito a grave incidente stradale dallo stesso cagionato, si sarebbe trovato in stato di arresto, e successivamente al telefono cellulare e, qualificandosi come avvocato Marco D’Ambrosio, prospettavano all’anziana la necessitĂ  di procedere a risarcire immediatamente la presunta vittima dell’incidente stradale al fine di ottenere la liberazione del figlio. La donna, allarmata ed impaurita dal contenuto della chiamata e nella convinzione di poter liberare il proprio figlio, su indicazione del falso avvocato, consegnava vari monili in oro di ingente valore ad uno dei due, che nel frattempo si era presentato alla porta della donna come emissario del falso avvocato D’Ambrosio.

Inoltre, l’anziana veniva convinta a salire a bordo del veicolo dei due malfattori e si recava, in due diverse occasioni, presso la filiale bancaria di piazza Dante, a Imperia, dove raccoglieva vari monili prelevandoli dalla propria cassetta di sicurezza e la somma in contanti pari ad € 3.000,00 che consegnava nelle mani di uno degli autori, qualificatosi come aiutante del falso avvocato D’Ambrosio.

La successiva analisi dei filmati, dei lettori targhe, dei tabulati telefonici e gli ulteriori approfondimenti investigativi permettevano una puntuale ricostruzione dei fatti, con attribuzione specifica di ruoli e condotte.

Una volta localizzati i due sono stati condotti rispettivamente presso la casa circondariale di Poggioreale e presso la casa circondariale di Rovigo.