porto imperia

“A distanza di settimane dalle rispettive iniziative istituzionali – interrogazione parlamentare alla Camera e interrogazione in Consiglio regionale – sul futuro del porto commerciale di Imperia, non è arrivata alcuna risposta chiara e concreta”, esordiscono la deputata PD Valentina Ghio e il consigliere regionale Enrico Ioculano. “Durante la campagna elettorale più volte il presidente Bucci ha lasciato intendere più volte alla stampa che fossero in corso interlocuzioni con il Ministero delle Infrastrutture per valutare l’ingresso del porto di Imperia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che già comprende Genova, Savona e Vado Ligure”. 

“Il Ministero delle Infrastrutture”, prosegue Ioculano, “rispondendo per iscritto all’onorevole Valentina Ghio, ha confermato senza ambiguità che l’unico modo per avviare l’iter di inserimento del porto di Imperia nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è una richiesta formale e motivata da parte del Presidente della Regione. Solo a quel punto il Ministero può avviare le necessarie valutazioni tecniche. Nel frattempo, a livello regionale tutto tace”.

Il consigliere Enrico Ioculano ha presentato da tre settimane un’interrogazione sullo stesso tema, ma in Commissione e in Aula non ha mai potuto discuterla per l’assenza dell’assessore competente.

“In Regione”, sottolinea Ioculano, “non solo non è stata fornita alcuna risposta nel merito, ma il tema viene sistematicamente ignorato. È evidente che né in Liguria né a Roma si voglia affrontare con serietà la questione del porto di Imperia. Eppure è in gioco il futuro di una delle infrastrutture strategiche del Ponente ligure”.

“Ad oggi”, afferma la deputata Valentina Ghio, “non risulta che questa richiesta sia mai stata trasmessa. Bucci ha pubblicamente dichiarato mesi fa di aver aperto un dialogo col Ministero, ma non è dato sapere quali esiti abbia prodotto. Dal governo non è arrivata nessuna risposta. Il presidente della Regione ha il dovere istituzionale di essere trasparente e comunicare cosa ha effettivamente fatto, oltre gli annunci”.

“I lavoratori, i sindacati, gli operatori economici del territorio hanno chiesto con forza l’avvio dell’iter per l’ingresso nell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale. Oggi è chiaro che la Regione è l’unica a non aver fatto la propria parte. Il tempo dei rinvii è finito. La Regione dica chiaramente se intende attivarsi per tutelare il porto commerciale di Imperia oppure no. Servono atti ufficiali, non dichiarazioni generiche”, concludono Ghio e Ioculano.