Dopo 20 anni, una nutrita delegazione ligure ha preso parte alle celebrazioni ad Assisi per la festa di San Francesco. Presenti il Presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, gli assessori regionali Sonia Viale, Marco Scajola, Ilaria Cavo, Giacomo Giampedrone, Stefano Mai e gli amministratori di diversi comuni tra cui Mario Conio sindaco di Taggia accompagnato dai suoi assessori Espedito Longobardi, Lucio Cava e la Presidente del Consiglio comunale Laura Cane.

La Regione Liguria ha portato in dono 500 litri di olio votivo.

Durante la cerimonia Ăš intervenuto il governatore Giovanni Toti: “Come sempre in queste occasioni ci si prepara all’emozione che si proverĂ  e si porta un discorso scritto e cesellato con i collaboratori, ma oggi vedo questo panorama e dopo aver assistito alle celebrazioni di ieri, credo sia meglio lasciare spazio a quanto provato in queste ore: il discorso rimarrĂ  agli atti dei nostri amici frati, non alla storia, che qui Ăš molto piĂč importante. 

Intanto grazie ai molti Sindaci della Liguria e a tutti coloro che sono venuti nelle delegazioni dei Comuni e sono davvero tanti e credo sia questa la prima emozione: vedere tante fasce tricolori che hanno attraversato l’Italia per essere qui, per un momento importante, anche di incontro istituzionale che supera la leale collaborazione che si deve tra Istituzioni.
Credo sia per questo una giornata dal profondo significato, non solo cristiano e cattolico, ma anche istituzionale e civile.

È dal 1997 che Regione Liguria non partecipa all’offerta dell’olio: quello Ăš stato un anno difficile per queste terre e me lo ricordo bene, perchĂ© nell’altra mia professione, prima di fare il governatore, quella di giornalista, il mio primo incarico importante, Ăš stato quello di raccontare quelle giornate. 
Ricordo i camion, dove ora la Rai segue questa splendida giornata, raccontare, allora, il crollo delle volte della Basilica Superiore; cosÏ come ricordo la statua della Vergine sopra la Porziuncola tremare, sotto le scosse del terremoto. Oggi tornare qui, dopo tutti questi anni e trovare tutto ricostruito, credo sia il segnale della tenacia e della determinazione, ma anche della capacità e del lavoro. 
Vedere tremare e crollare monumenti religiosi e monumenti civili, come il Torrino di Foligno quell’anno, sembrava la fine della nostra civiltĂ  e invece siamo ancora qui, piĂč forti e piĂč determinati di prima, grazie al lavoro sapiente di chi ha saputo ricostruire.

Quello stesso lavoro che c’ù dietro l’olio di Liguria che abbiamo donato oggi: un lavoro faticoso. La Liguria, come l’Umbria, ù infatti una terra dove lavorare spesso non ù facile, come spesso non lo ù in Italia. E allora quell’olio vuol significare, non solo la devozione, ma anche la fatica di tante persone che hanno contribuito a far crescere quelle olive e che intorno al loro faticoso lavoro hanno costruito vite e famiglie.

L’ultima cosa, rileggendo le opere di Francesco io credo che ci accomuni in Liguria un’etica asciutta ed essenziale. Qualcuno dice che i liguri sono tirati, ma io credo siano piĂč essenziali che tirati. La stessa essenzialitĂ  che ritroviamo nel linguaggio di Francesco, quel linguaggio che Ăš tanto importante in quanto semplice: tanto Ăš rimasto alla storia nel cuore di tante persone, quanto ha saputo penetrarlo perchĂ© privo di orpelli, dritto alla sua funzione, al suo compito, quello di smuovere le coscienze, di tendere all’assoluto, ma di saper perdonare anche noi peccatori. 

Credo che, se un significato laico si puĂČ dare a questa giornata, Ăš quello di donare alla politica, talvolta piena di orpelli, astrusa e incomprensibile, un po’ di quella semplicitĂ  che ha portato Francesco nel cuore di tanta gente, sperando che la semplicitĂ  di linguaggio e di ragionamento sia anche l’essenza stessa della buona politica del domani.

Grazie ancora all’opportunitĂ  che avete offerto alla mia Regione.”