acqua

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa diramata da Edoardo Verda e Deborah Bellotti, consiglieri del PD.

“Non c’è pace per Rivieracqua. La deliberazione 325 dell’8 luglio di Arera, l’autorità di regolamentazione per energia, rete e ambiente, si abbatte sulla nostra assolata provincia.

L’esclusione dall’aggiornamento tariffario gli anni 2020 e 2021 porta secondo Arera a un annullamento dei conguagli di quasi 4 milioni di euro e impone la restituzione progressiva, dal 2026, di tali somme. 

La delibera di Arera approva inoltre le nuove tariffe per il periodo 2024-2029 e chiede una profonda revisione del sistema tariffario, con l’adozione del criterio “pro capite” per la parte variabile della bolletta, in modo da riflettere il numero effettivo dei componenti della famiglia.

C’è di più, l’invito all’ambito di garantire il riequilibrio economico-finanziario della gestione,  rispettando la restituzione agli utenti.

Le tariffe andranno aggiornate infine nel rispetto della qualità tecnica del servizio e eventuali modifiche dovranno passare attraverso una verifica biennale. 

Insomma, una vittoria su tutta la linea per cittadini e associazioni che vedranno scomparire le maxi-bollette e potranno contare su un meccanismo di calcolo adeguato alle condizioni familiari e ai consumi. Ma è soprattutto una “tirata di orecchi” a Rivieracqua, chiamata a operare con trasparenza e tenendo conto della sostenibilità sociale delle tariffe.

Una decisione, quella di Arera, che smentisce posizioni spesso arroganti dei commissari e conferma la fondatezza delle obiezioni sollevate dal PD nel merito e sulla incredibile sovrapposizione di ruoli di governo in capo alla stessa persona.

Dalle infrastrutture ai trasporti, dalla gestione dei rifiuti all’acqua pubblica una gestione personalistica e nemica di ogni confronto vede in questi mesi una battuta di arresto dietro l’altra.

Lo ribadiamo, vanno cambiate rotta e modalità di governo, con una gestione più trasparente e aperta al confronto, realizzata da donne e uomini nuovi.”