Nella seduta dell’8 luglio scorso, il Collegio dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), presieduto da Stefano Besseghini e composto da Gianni Castelli, Andrea Guerrini e Clara Poletti, ha approvato lo schema regolatorio per l’aggiornamento delle tariffe idriche nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Ovest della provincia di Imperia.
Con la deliberazione 325/2025/R/idr, è stato dato il via libera alle predisposizioni tariffarie per il periodo 2024-2029, proposte dalla Provincia e relative al gestore del servizio idrico integrato nel territorio imperiese, Rivieracqua S.p.A..
Il provvedimento definisce i criteri e le modalità di aggiornamento delle tariffe per il quinquennio, con l’obiettivo di assicurare una gestione sostenibile del servizio. L’approvazione giunge a quasi due anni dalla firma dell’aggiornamento del Piano d’Ambito e rappresenta un passaggio chiave in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per garantire stabilità normativa e favorire investimenti nelle infrastrutture.
Il nuovo metodo tariffario punta al miglioramento continuo della qualità tecnica e contrattuale del servizio, promuovendo investimenti in infrastrutture e sostenibilità. Tra le misure previste: incentivi per il riutilizzo delle acque reflue, riduzione dei consumi energetici e monitoraggio delle perdite idriche.
Entro il 2025, dovranno essere raggiunti obiettivi specifici in tema di efficienza energetica e ambientale.
Le principali disposizioni della delibera
ARERA ha approvato lo schema tariffario con alcune precisazioni:
- Esclusione dall’aggiornamento tariffario per il biennio 2020-2021, a causa della fatturazione di un consumo minimo alle utenze non domestiche.
- Approvazione dei valori massimi del moltiplicatore tariffario per il 2024-2029 (allegato B), e:
- azzeramento di conguagli pregressi per circa 4 milioni di euro, inizialmente previsti dopo il 2029;
- definizione di un importo residuo da restituire all’utenza a partire dal 2026.
- Rivalutazione dei valori tariffari dopo il 2025, basata sugli aggiornamenti biennali e sulla verifica del rispetto degli obiettivi di qualità tecnica.
- Recupero a favore dell’utenza di un importo di circa 2,3 milioni, garantendo il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione. Tale importo non sarà restituito durante l’annualità in corso, ma recuperato in tariffa nella revisione 2026-2027 per gli utenti di Riveracqua degli anni 2020-2021.
- Svolgimento delle attività atte a consentire l’adozione – per la determinazione della quota variabile del servizio di acquedotto – del criterio pro capite basato sul numero effettivo dei componenti di ciascuna utenza domestica residente, come previsto dal TICSI.
Il documento evidenzia inoltre criticità da superare, tra cui la mancanza di prerequisiti per il monitoraggio delle perdite idriche e la necessità di conformità alla normativa sulle acque reflue. L’Autorità richiede piani concreti per affrontare tali problematiche entro il 2029. Inoltre, ha previsto verifiche ispettive e controlli sulle informazioni trasmesse, per garantire trasparenza e correttezza.
Le parole del commissario ad Acta Claudio Scajola
“Siamo pienamente soddisfatti della deliberazione di Arera, che conferma le tariffe vigenti e più in generale la correttezza del lavoro che abbiamo svolto dall’inizio del mio incarico, ovvero da febbraio 2023. Ogni interpretazione che si allontana da ciò la reputo imprecisa e fuorviante. Invito tutti a comprendere appieno la decisione di Arera”, commenta il commissario ad acta dell Ato idrico Ovest Imperia Claudio Scajola.